Giovane russo ucciso a Cosenza, dimezzata pena ad omicida
E’ stata praticamente dimezzata, in secondo grado, la condanna gia' inflitta a Radu Diaconu, moldavo di 27 anni, riconosciuto colpevole dell'omicidio di Ilnar Fatkiev, russo di 26 anni, ucciso a coltellate il 26 agosto del 2009, nel parco "Corrado Alvaro" a Cosenza. La Corte d'assise d'appello di Catanzaro, oggi, ha infatti ridotto la pena per l'imputato da 30 anni di reclusione a 16 anni e mezzo. E' rimasta invariata, invece, la condanna al risarcimento nei confronti della parte civile, e cioe' la madre della vittima, rappresentata dall'avvocato Antonio Bove, cui gia' era stato riconosciuto un danno da 200.000 euro.
La sentenza di primo grado nei confronti dell'imputato arrivo' nell'aprile dello scorso anno al termine del giudizio abbreviato, quando il giudice Branda riconobbe Radu Diaconu colpevole, riconoscendo l'aggravante della premeditazione prevalente sulle attenuanti generiche. Oggi, invece, la Corte presieduta dal giudice Cosentino (consigliere Petrini) ha ritenuto le attenuanti e l'aggravante equivalenti, con conseguente riduzione della pena per l'imputato - difeso dall'avvocato Guadagnuolo -. Il giovane moldavo, la notte dell'omicidio, fu fermato dalla Squadra mobile come indiziato di delitto in esecuzione di un provvedimento della Procura, secondo la quale lui aveva ucciso per motivi passionali al termine di un violento litigio avuto con la vittima a causa di una giovane donna ucraina di cui entrambi erano innamorati.
La ricostruzione dell'accusa fu possibile anche grazie alle testimonianze di persone che avevano assistito allo scontro, e che inchiodarono il moldavo al punto tale da fargli ammettere la propria responsabilita' - dopo che in un primo tempo aveva cercato di depistare gli investigatori attribuendo la colpa a fantomatici aggressori italiani -, indicando i particolari dell'omicidio ed il luogo dove si era disfatto del coltello utilizzato.