Vicenza. Omicidio coniugi Fioretto, presunto killer a processo il 17 gennaio
Umberto Pietrolungo, 58enne ritenuto il killer di Pierangelo Fioretto, avvocato vicentino, e della moglie Mafalda Begnozzi, andrà a processo il prossimo 17 gennaio dinanzi alla Corte d’Assise di Vicenza.
È quanto riporta il Giornale di Vicenza, scrivendo che il Gip ha accolto l’istanza di giudizio immediato proposto dall’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Hans Roderich Blattner.
L’imputato avrà ora quindici giorni per chiedere di poter essere interrogato dal pubblico ministero o per avanzare la richiesta per un eventuale rito abbreviato, possibilità dovuta al fatto che l’omicidio dei due coniugi risale a un periodo antecedente alla riforma Cartabia, che invece lo esclude.
La svolta sul cold case - l’omicidio è infatti avvenuto nel capoluogo berico oltre trent’anni fa, ovvero il 25 febbraio del 1991 - è arrivata nel giugno scorso quando la Squadra Mobile di Cosenza ha notificato in carcere a Pietrolungo l’ordine di arresto (QUI).
All’imputato si è giunti, dopo più di tre decenni, grazie allo sviluppo, negli anni, delle tecnologie sul Dna e sull’interpretazione delle impronte digitale, che hanno permesso alla Procura veneta di poter avere gli elementi necessari per ritenere di poter chiudere l’indagine, oramai archiviata dato che per il reato di omicidio non c’è prescrizione, e sebbene la stessa fosse continuata ad esser seguita con esami periodici su quanto periziato dalla Scientifica.
Le impronte digitali sono state rilevate sul silenziatore di una pistola mentre le tracce di Dna su un guanto usato dall’assassino. La visione delle foto segnaletiche del 58enne da parte di alcuni testimoni ha portato a riconoscere proprio Pietrolungo, nonostante il tempo trascorso da quell’omicidio.