Traffico internazionale di droga, passa ai domiciliari funzionario delle dogane
Il gip del Tribunale di Reggio Calabria ha disposto gli arresti domiciliari per il funzionario dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rimasto coinvolto in una operazione contro il traffico internazionale di droga, svolta nel mese di febbraio del 2024 all'interno del porto di Gioia Tauro (QUI). Lo rende noto l'avvocato Francesco Muzzopapa, difensore del funzionario Antonio Pititto coinvolto nell'inchiesta.
"In particolare, secondo l’accusa, il funzionario avrebbe fatto parte di un sodalizio criminale, costituito dal responsabile di una ditta di spedizioni, da portuali infedeli e dai referenti delle principali cosche di ‘ndrangheta operanti nell’area della piana di Gioia Tauro" ricorda il legale. "Nel dettaglio, i doganieri, in servizio in punti nevralgici del dispositivo di controllo, quali il controllo scanner e quello visivo mediante apertura dei container, avrebbero consentito l’uscita dal porto di ingentissimi quantitativi di cocaina mediante l’alterazione degli esiti delle ispezioni o l’omessa rilevazione di anomalie nei carichi controllati".
Lo stesso avvocato però evidenzia che "anche alla luce delle indagini difensive esperite, comunque in grado di incidere sul quadro cautelare" ed ha "sostenuto con forza l'estraneità del Pititto e il giudice, pur condividendo in parte la istanza difensiva, ha disposto la sostituzione della misura in carcere con quella degli arresti domiciliari di tal che ormai il Pititto potrà seguire lo svolgimento del processo a suo carico con maggiore serenità con la ragionevole convinzione di riuscire a far valere le proprie ragioni".