Uffici giudiziari, Fp-Cgil: “Valorizzare personale attuale e stabilizzare subito i precari”
A protestare in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, ieri c’era anche il sindacato della Funzione Pubblica Cgil Area Vasta Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, con un presidio sit-in posizionato a distanza di soli 50 metri dal palazzo: un modo per esprimere vicinanza ai precari del settore che lavorano da circa tre anni negli gli uffici giudiziari d’Italia. .
Dopo aver ascoltato la relazione della Presidente della Corte di Appello di Catanzaro e l'intervento del Procuratore Generale su tutte le problematiche del distretto, che conta sette Tribunali e altrettante Procure, in riferimento ai processi e maxiprocessi che dovranno svolgersi fuori regione a causa della non disponibilità dell'aula Bunker di Lamezia, resa inagibile dall'alluvione di pochi mesi fa, l’Organizzazione Sindacale si è detta fortemente preoccupata sul futuro di tutto il sistema giudiziario, che registra una carenza di organico sia di magistrati che di personale giudiziario.
Nonostante le assunzioni tramite concorso avvenute negli ultimi anni, dovuti ai pensionamenti, in molti hanno già lasciato gli uffici giudiziari perché vincitori di altri concorsi, e tutto ciò determinerebbe una scopertura in diverse qualifiche, con criticità e sofferenza su tutti gli uffici.
“Siamo dell'avviso che il Ministero Giustizia, un tempo il fiore all'occhiello di tutto il comparto delle Funzioni Centrali, non è più considerato un ministero attrattivo, infatti è fermo ad un ordinamento da 15 anni vecchio e obsoleto, che non prevede prospettive di crescita, posizioni organizzative e condizioni migliorative per le lavoratrici e lavoratori attraverso i passaggi verticali nell'area successiva per come prevede il contratto collettivo 2019/2021, ancora inattuato nel ministero”, affermano dalla Fp-Cgil.
Secondo la Sigla, il Ministero avrebbe difatti la necessità di innovarsi cambiando modalità di lavoro, e questo non può che essere “L'ufficio del Processo”.
L’Fp ritiene, in primo luogo, che sia fortemente necessario procedere alla valorizzazione del personale a tempo indeterminato, utilizzare mediante scorrimento di tutte le graduatorie a partire dall’area A1 all'area Assistenti, procedere a stabilizzare tutti i precari del Pnrr a tempo determinato e Part-Time a 18 ore prossimi alla scadenza.
Nel 2030, evidenzia ancora il sindacato, saranno 700 mila i pensionamenti nella Pubblica amministrazione, per cui sarebbe urgente piano assunzionale per migliaia di lavoratori, a partire dalla Giustizia che ha la necessità da subito di stabilizzare almeno 12mila unità per far fronte alle scoperture di organico.
In conclusione la Cgil conferma la sua piena vicinanza ai lavoratori, a partire da tirocinanti, tis e precari di tutti i settori, rassicurando che “nessuno sarà lasciato da solo”.