Difesa della sanità pubblica, manifestazione di Fp Cgil alla Regione
"Questa mattina davanti al palazzo della cittadella regionale abbiamo tenuto una delle manifestazioni a difesa della sanità pubblica". Lo rende noto Funzione Pubblica Medici della Cgil Area Vasta Catanzaro - Crotone - Vibo Valentia.
"Siamo qui insieme per sottolineare il grave stato di disagio in cui si trova la sanità in tutto il nostro Paese" afferma Alessandra Baldari, segretaria generale della funzione pubblica CGIL Calabria. "Noi in Calabria abbiamo delle peculiarità che ci portano indietro nel tempo, questo anche grazie a tanti anni di commissariamento. Basti pensare al blocco del turnover, in questo momento noi abbiamo una carenza di medici ancora troppo importante, soprattutto, in alcune specialità".
"Per esempio, l’emergenze/urgenza, che ha carenze alle quali non riusciamo a sopperire. È responsabilità di mancanze delle politiche nazionali, ma anche regionali, che hanno indebolito fortemente il settore dei Medici. Tutto ciò lo rivendicheremo con la manifestazione del 24 giugno a Roma, a sostegno e a difesa del Sistema Sanitario Nazionale" prosegue la segretaria. "È necessaria una maggiore disponibilità di finanziamenti per il Fondo sanitario nazionale. Inoltre, abbiamo bisogno di un piano straordinario di assunzioni che riguarda il comparto, in particolare in Calabria in questo momento mancano i medici di tutte le specialità".
"Si pensi alla carenza nella continuità assistenziale e del 118. Noi abbiamo problemi molto grossi non riusciamo a garantire più il diritto alla salute dei cittadini calabresi e, ricordo a tutti, che è un diritto fondamentale della Costituzione" conclude Baldari. "Noi non intendiamo rinunciare a questa battaglia, continueremo fino a che non riusciremo a riequilibrare le aspettative dei cittadini e la capacità di assistenza del Sistema Sanitario Nazionale, ed in particolare quello calabrese che è quello che in maggiore sofferenza".
"Finalmente si parla solo ed esclusivamente di Sanità pubblica. Ovviamente c’è un concentrato di attività e di problemi che riguardano tutta la Calabria, ma in particolare voglio sottolineare l’importanza dell’azienda Dulbecco, nata in un modo molto particolare e oggi va tenuta sotto nostra attenta osservazione" sottolinea invece Franco Grillo, segretario generale FPCGIL Area Vasta. "Bisogna comprendere cosa si vuole realizzare intorno a questa struttura, che dovrebbe essere un motore capace di muovere in maniera diversa la Sanità in Calabria, ma ancora non abbiamo avuto modo di incontraci per saperne di più".
"E nonostante nessun incontro ci sia stato, hanno già nominato il commissario. Allora, ci chiediamo perché sarebbe stato necessario nominarlo e insieme a lui anche il direttore sanitario? Secondo noi, la Dulbecco necessità di programmazione e quindi di un direttore generale" prosegue Grillo. "È questa, una struttura che diventerà centrale rispetto a tutte le attività che in Calabria si verificheranno, come ad esempio il ruolo che avranno gli spoke, gli investimenti che previsti col Pnrr, e mi riferisco soprattutto agli ospedali e alle case di comunità e ai centri di pronto intervento".
"Bisogna pensare prima di tutto a dare risposte ai cittadini calabresi, ecco perché noi continueremo ad essere presenti, a partire dalla manifestazione per 24 giugno" conclude. "Pensiamo ai calabresi che, nonostante paghino i servizi il doppio e il triplo di quanto costano in altre regioni italiane, hanno dei servizi non adeguati. Anche per questo noi ci saremo perchè si difenderà la Sanità anche Roma, scenderemo in piazza per difendere la salute pubblica".
"Il manifestino voluto dall'intersindacale medica nazionale noi lo abbiamo modificato un pò scrivendo la sanità é il diritto" afferma infine Ivan Potente, FPCGIL medici. "Per noi il servizio il Servizio Sanitario Nazionale pubblico deve garantire tutti i cittadini in qualunque momento, pertanto, dobbiamo difenderlo e tutelarlo perché da oltre un ventennio lo si sta spogliando di uomini e mezzi. La dignità professionale dei medici è sempre stata a tutela della di tutti i cittadini e deve essere rispettata. I medici del Servizio Sanitario Nazionale pubblico sono sempre stati attori e non faranno da spettatori in questo momento di sfinimento del servizio della categoria".