Truffe nazionali via Whatsapp e Youtube, indagata 46enne rossanese

Crotone Cronaca

C’è anche una 46enne rossanese coinvolta in una inchiesta coordinata dalla Procura di Torino su una serie di truffe telematiche a livello nazionale perpetrate attraverso Whatsapp e Youtube.

Alla donna sono stati recentemente notificati sia un’ordinanza disposta in via d’urgenza che un decreto di sequestro preventivo, emessi dal Giudice per Indagini Preliminari del capoluogo piemontese, essendo indagata insieme ad altre due persone - un campano e un veneto – per truffa aggravata.

Secondo l’accusa, in concorso tra di loro e con altri soggetti non ancora identificati, avrebbero truffato una donna contattata tramite Whatsapp e un’utenza telefonica estera, alla quale avrebbero offerto un’opportunità di lavoro in smart working che prevedeva l’apposizione di “like” su alcuni video pubblicati su YouTube.

Per rafforzare l’apparente affidabilità dell’offerta, avrebbero anche pagato del denaro per questa attività, simulando così un contesto sicuro e credibile.

Successivamente, avrebbero proposto alla vittima degli investimenti apparentemente vantaggiosi, inducendola in errore sulla loro reale affidabilità e sulla veridicità delle operazioni finanziarie.

Ingannata, la vittima avrebbe effettuato dei bonifici bancari per una somma ingente, parte della quale accreditata su un Iban collegato a una Postepay intestata alla 46enne.

A tutti gli indagati si contesta, inoltre, l’aggravante di aver commesso il fatto approfittando di circostanze di tempo, di luogo o di persona tali da ostacolarne la pubblica e privata difesa, per via dell’utilizzo di strumenti telematici e a distanza.

Da qui il provvedimento emesso dal Gip con cui è stato ordinato il sequestro della somma indicata nella denuncia da parte della vittima e presente sulla carta Postepay intestata all’indagata.

Nei giorni scorsi, inoltre, la Procura di Torino ha notificato alla donna, attraverso la Polizia Postale di Cosenza, una richiesta di interrogatorio nel corso del quale, difesa di fiducia dall’avvocato Francesco Nicoletti, la stessa si è dichiarata estranea ai fatti in contestazione.