Centrali idroelettriche della Sila, Consiglieri Cotronei dichiarano guerra all’A2A
L’amministrazione comunale di Cotronei ha deciso di avviare dei controlli e delle verifiche tecniche a tutela dell’ambiente, della sicurezza dei lavoratori e della salubrità del territorio, “in linea con il proprio indirizzo politico di difesa e valorizzazione dei beni comuni”.
È quanto assicura il sindaco della popolosa cittadina del crotonese, Antonio Ammirati, rappresentando il punto di vista di tutti i consiglieri di maggioranza e di quelli del movimento Cotronei Bene Comune.
“Bene primario per eccellenza è l’acqua” denunciano infatti ben undici componenti su tredici della civica assise sottolineando nel loro territorio sarebbe sfruttata dal privato, la società A2A, “il quale ottiene profitti milionari dalle nostre acque e dall’esercizio di impianti idroelettrici realizzati con enormi investimenti pubblici, ma non restituisce un centesimo alla comunità locale, in termini occupazionali, economici, sociali e culturali”, sbottano gli amministratori pubblici.
Per i Consiglieri una condizione, questa, che non sarebbe più accettabile: “l’acqua e gli impianti idroelettrici della Sila - dicono - sono patrimonio dei cittadini di Cotronei, che negli anni hanno lottato con grande impegno e coraggio per determinare uno sviluppo economico e sostenibile attraverso la produzione di energia idroelettrica”.
“Quelle battaglie – proseguono – hanno permesso la crescita e il benessere delle famiglie, che oggi non possono subire alcuna speculazione a danno del territorio e del futuro delle nuove generazioni”.
Gli esponenti della maggioranza locale e di Cotronei Bene Comune annunciano poi minacciosamente che chiederanno conto alla A2A “di diverse questioni ambientali e di sicurezza pubblica” oltre ad un Piano industriale “serio, atto a bilanciare l’utilizzo massivo e lucrativo delle nostre risorse territoriali”.
Intanto per le 17.30 del prossimo venerdì 21 febbraio, è stata convocata a Cotronei una conferenza pubblica di approfondimento sul tema.