Migranti. Ultimo sbarco a Crotone, fermati due presunti scafisti
La Squadra Mobile di Crotone ha sottoposto a fermo due afgani ritenuti gli scafisti che avrebbero condotto dalla Turchia e fino sulle nostre coste, 130 migranti soccorsi al largo dalla Guardia Costiera, in balia del mare grosso, e poi sbarcati nel porto pitagorico nella serata di domenica scorsa, 2 febbraio (QUI).
Le indagini sono scattate nell’immediatezza dell’arrivo dei profughi: 29 uomini, 19 donne e 25 minori di nazionalità afgana; sette uomini, una donna ed un minore iracheni; 32 uomini, sette donne, tre minori iraniani e sei uomini pakistani; tutti assistiti dai sanitari erano stati poi portati nel Regional Hub di Isola Capo Rizzuto per le attività di identificazione.
Le investigazioni, condotte dalla stessa Mobile sotto il coordinamento della Procura cittadina, hanno cercato di ricostruire le fasi dell’iter utilizzato dagli scafisti all’estero e le modalità di traversata e sbarco in Italia.
L’attenzione degli agenti si è concentrata in particolare su due soggetti che si erano dichiarati afghani e che ritenendosi certi di essere favoriti dal silenzio dei clandestini, avevano destato sospetti dato che non parlavano nemmeno la lingua del paese d’origine, o dal quale sostenevano quantomeno di provenire.
Inoltre, esaminando i loro telefoni, in quello di uno di loro era stato trovato un messaggio di testo, ancora al vaglio degli investigatori, nel quale si utilizzata una lingua diversa.
Successivamente, avendo raccolto degli elementi a loro carico, l’assunto investigativo è stato confermato dalle testimonianze di alcuni migranti che hanno confermato l’identità degli scafisti come coloro che avrebbero condotto l’imbarcazione durante il viaggio dalla Turchia.
Pertanto è scattato il fermo e di due stranieri sono stati associati alla Casa Circondariale di Crotone mentre le indagini proseguono con lo scopo di acquisire ulteriori elementi.