Lotta all’abusivismo sulla Sila: denunce, sanzioni e obbligo di rimozione

Cosenza Cronaca

Gli agenti della Polizia Provinciale cosentina, in servizio presso il distaccamento di San Giovanni in Fiore - nell’ambito di una straordinaria attività di controllo del territorio, disposta dal Comandante Rosario Marano - hanno effettuato una serie di accertamenti nell’ambito della lotta all’abusivismo edilizio sul territorio della Sila.

È così che sono stati individuati diversi manufatti edilizi realizzati violando la normativa, alcuni addirittura senza qualsiasi titolo abilitativo in materia.

In un caso, è stata accertata non solo l’invasione illecita di terreni ai danni degli ignari proprietari, ma anche l’uso di materiali ad elevato impatto visivo, attuato su una notevole superficie di terreno urbano, che ha determinato un’apprezzabile alterazione ambientale, estetica e funzionale.

In un altro caso, il presunto responsabile di una costruzione abusiva, è stato segnalato all’Autorità giudiziaria una prima volta e una seconda volta, nuovamente, dopo appena alcuni mesi.

Inoltre, a seguito di accurate indagini, sono stati accertati dei lavori difformi rispetto ai titoli autorizzativi, scoprendo che gli stessi in parte insistevano su un’area classificata come boschiva e pertanto sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.

Nell’ambito delle attività, sono state individuate poi tre persone per le quali è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza.

Gli stessi dovranno ora rispondere, a vario titolo, dei reati previsti dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e di reti contro il patrimonio con la violenza alle cose o alle persone.

In tutti i casi, la Polizia giudiziaria ha informato il competente settore tecnico comunale che ha emesso le ordinanze di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi.

L’attenzione degli agenti, si è concentrata anche su alcuni lavori così da far rispettare le regole in materia di opere, depositi e cantieri stradali, scoprendo che alcuni di questi erano eseguiti senza la preventiva autorizzazione o concessione dell’ente proprietario della strada, ragion per cui sono scattate delle maxi sanzioni per le imprese committenti ed esecutrici.

Inoltre, per queste violazioni, è prevista la sanzione amministrativa accessoria dell'obbligo della rimozione delle opere abusive realizzate, a carico dell'autore delle stesse e a proprie spese.

Le attività di accertamento sono state condotte grazie alla collaborazione dei tecnici del Settore Viabilità della Provincia brutia. I fatti hanno riguardato le strade provinciali 213 e 216, rispettivamente nei comuni di San Giovanni in Fiore e Aprigliano. Altre verifiche sono in corso, in relazione a dei recenti lavori effettuati su altre strade del territorio.

Un’azione rilevante, per la quale “desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento per l'impegno e la dedizione che la nostra Polizia Provinciale e il Settore Viabilità stanno dimostrando nella lotta contro i lavori abusivi nel nostro territorio. Questa è una questione di fondamentale importanza, non solo per la tutela dell’ambiente e del nostro paesaggio, ma anche per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini», ha commentato la Presidente della Provincia Rosaria Succurro, aggiungendo che «la nostra provincia è un patrimonio da proteggere e ogni sforzo in questa direzione è un passo verso una comunità più sicura e rispettosa delle regole».