Soverato. Al Comunale le “Crisi di nervi” di Anton Cechov

Catanzaro Tempo Libero

“Crisi di Nervi-Tre atti unici di Anton Cechov” è il nuovo spettacolo in scena il 26 marzo nel turno unico delle 20.45 al Teatro comunale di Soverato: uno spettacolo che ha ricevuto ampi consensi da parte del pubblico e della critica specializzata e che ha vinto nel 2024 il premio Le Maschere del Teatro Italiano per la “miglior regia”.

Regista è il berlinese Peter Stein, maestro indiscusso del teatro mondiale. Sul palco attori di altissimo livello del panorama teatrale nazionale: Maddalena Crippa, Alessandro Sampaoli, Sergio Basile, Gianluigi Fogacci, Alessandro Averone e Emilia Scatigno.

Gli atti unici sono stati rappresentati in tutto il mondo. Ispirati alla commedia francese e al vaudeville, molto popolari in Francia all’epoca di Cechov, sono stati fonte di ispirazione e studio per attori.

“Dopo l’insuccesso delle sue prime due opere – dice Peter Stein nelle note di regiail giovane Cechov giurò di non scrivere mai più per il teatro drammatico e decise di dedicarsi esclusivamente ai vaudeville. Questa circostanza ci ha regalato una serie di atti unici, pieni di sarcasmo, di comicità paradossale, di stravagante assurdità e di folle crudeltà, e che a loro volta sono diventati il terreno fertile per l’esperienza e la preparazione delle grandi opere della maturità dell’autore”.

Nelle tre opere i personaggi di volta in volta si fanno prendere da crisi di nervi, si ammalano, sono preda di attacchi isterici o litigano in continuazione fra loro.

Ne “L’Orso” (con Maddalena Crippa, Sergio Basile e Alessandro Sampaoli) il protagonista quasi muore dalla rabbia, per un debito che non gli viene rimborsato da parte di una donna, che lui arriva a sfidare a duello, per finire in ginocchio a chiederle di diventare sua moglie.

Ne “I Danni del Tabacco” (unico interprete Gianluigi Fogacci) un presunto oratore deve tenere una conferenza sugli effetti negativi del tabacco, ma, tra starnuti e attacchi d’asma, confessa in realtà di voler mettere fine alla vita disastrosa che conduce come marito della propria moglie.

Ne “La Domanda di Matrimonio” (con Alessandro Averone, Sergio Basile, Emilia Scatigno) il futuro sposo, per timidezza e altre difficoltà fisiche, non riesce a porre alla futura sposa la fatidica domanda, e anzi si mette a litigare con lei, che a sua volta gli ribatte a muso duro ed è preda di un attacco isterico quando lui cade svenuto per ipocondria.

Un viaggio nell’opera di Čechov, resa viva dalla genialità di Stein e dal talento del cast che ha incantato e divertito il pubblico dei maggiori teatri italiani.