Realizzazione Hotel a Gizzeria, chieste 16 condanne
Si e' conclusa con la richiesta di condannare tutti e sedici gli imputati la requisitoria del sostituto procuratore presso la corte d'appello di Catanzaro, Raffaela Sforza, nel processo di secondo grado per le persone coinvolte nell'inchiesta su presunti abusi connessi al finanziamento ed alla realizzazione del Grand Hotel Marechiaro di Gizzeria (Catanzaro), per il quale la Regione Calabria concesse 4,2 milioni di euro di finanziamento. Dopo che il giudizio di primo grado si e' concluso, il 31 luglio scorso, con l'assoluzione per tutti tranne che per il solo imprenditore Paolo Sauro, proprietario della struttura incriminata, condannato ad un anno e tre mesi di reclusione per aver secondo l'accusa intascato indebiti finanziamenti - e per cui oggi e' stato chiesto un inasprimento della pena con condanna ad otto anni di reclusione -, il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lamezia Terme titolare del caso, Luigi Mafia, ha impugnato quella sentenza, trascinando tutti davanti alla Corte d'appello. Tra le altre persone coinvolte nell'inchiesta anche l'ex presidente della Giunta regionale calabrese, Giuseppe Chiaravalloti - per il quale il pg ha chiesto 3 anni e 9 mesi di reclusione -, l'assessore regionale Pino Gentile - per cui sono stati chiesti 3 anni -; mentre per gli altri 13 imputati, dirigenti e funzionari della Regione Calabria ed ex amministratori del Comune di Gizzeria, sono state chieste pene comprese tra i 2 ed i 4 anni di reclusione. La sentenza della Corte d'appello di Catanzaro si conoscera' il prossimo 20 ottobre, giorno a cui e' stato rinviato il processo.