Rossano. Tanta partecipazione alla processione in onore di San Marco

Cosenza Attualità Antonio Le Fosse

Tanti fedeli hanno partecipato alla festa religiosa e alla tradizionale processione in onore di San Marco Evangelista a Rossano. Venerdì 25 aprile, dopo la celebrazione della Santa Messa nella omonima Chiesa, la statua del Santo ha raggiunto la Cattedrale.

Stesso percorso per San Nilo dove, alle ore 17:30, è stata officiata la Santa Messa celebrata da Don Gianni Filippelli, Don Pietro Madeo e da Don Giuseppe Grilletta.

In seguito si è dato vita alla tradizionale Processione delle statue (Maria SS.ma Achiropita, San Marco, San Nilo e San Francesco di Paola), per le vie del centro storico, percorrendo il seguente itinerario: Via Arcivescovado; Via Lamenza; Via XX Settembre; Via G. Amendola; Via San Marco dove il simulacro di San Marco è rimasto nella sua Chiesa.

Dopo un momento di preghiera e di meditazione, ha proseguito il suo cammino, percorrendo Corso Garibaldi e Via Toscano-Mandatoriccio, con il rientro della statua di Maria SS.ma Achiropita e di San Francesco in Cattedrale. La statua di San Nilo, invece, è ritornata nella sua Chiesa scortata dalla Polizia Municipale.

Don Pietro Madeo, prima della benedizione finale, ha voluto ringraziare i portatori delle quattro statue, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Polizia Municipale, i volontari della Protezione Civile, i tanti cittadini e fedeli che hanno partecipato al tradizionale evento nel segno della fede e della devozione.

E' veramente emozionante assistere, come ogni anno, alla tradizionale Processione di San Marco con l'uscita, in processione, di quattro statue (Maria SS.ma Achiropita, San Marco, San Nilo e San Francesco di Paola) quale atto di affidamento e di riconoscenza nei confronti dei quattro Santi che, in occasione del terremoto avvenuto tra il 24-25 aprile del lontano 1836 a Corigliano e Rossano, hanno protetto il loro popolo.

Significativo, tra l'altro, nel vedere, lungo il percorso cittadino, la presenza di coperte di raso decorate e arazzi di valore ai balconi delle diverse abitazioni del luogo per omaggiare, in modo particolare, il passaggio delle statue. Un'antica tradizione popolare religiosa che, ancora oggi e in questo terzo millennio, si tramanda di generazione in generazione.