Incapiente e senza colpa, pronuncia storica a Crotone: debiti azzerati
L’Ufficio Esecuzioni e Procedure Concorsuali del Tribunale di Crotone ha emesso il 31 maggio scorso un provvedimento storico del (il R.G. E.D.I. n. 1/2025) nel quale ha dichiarato l’inesigibilità definitiva dei debiti anteriori alla data di deposito del ricorso di un debitore incapiente.
Questa pronuncia si configura come uno dei primi significativi provvedimenti in Italia nell'applicazione dell'istituto dell'esdebitazione, introdotto dal Decreto Legge nel 2020 e poi disciplinato compiutamente da Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (il Cci).
Il Giudice Emmanuele Agostini ha accolto il ricorso presentato dall'advisor legale avv. Paola Bellomo, basandosi sulla relazione dettagliata dell'Organismo di Composizione della Crisi di Crotone, curata dal gestore della crisi Maria Teresa Scerbo.
Il provvedimento
Il provvedimento riconosce lo stato di “debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura”, con la cruciale conseguenza che il debitore meritevole non è tenuto a corrispondere alcunché ai propri creditori.
Il Tribunale ha accertato che il soggetto fosse privo di un patrimonio significativo e che il suo reddito, sommato a quello del coniuge, fosse inferiore a quanto necessario per il mantenimento della famiglia.
Le ragioni del sovraindebitamento
Le ragioni del sovraindebitamento sono dipese da una serie di sfortunate vicende lavorative del ricorrente e del suo nucleo familiare, escludendo il dolo, la colpa grave o la frode.
Questa decisione non solo offre una seconda opportunità al soggetto, consentendogli di liberarsi completamente dall'onere del debito, ma rappresenta un'importante applicazione pratica della recente normativa, inaugurando un percorso giurisprudenziale cruciale per la gestione del sovraindebitamento in casi di comprovata incapacità reddituale e patrimoniale.