Sigle denunciano: “Phoenix Logistic non dialoga più, condotta antisindacale”
Nei giorni scorsi, la Fismic Confsal ha inviato una diffida alla Phoenix Logistic a causa di una condotta ritenuta antisindacale. Fin dal settembre 2022, infatti, la Sigla ha svolto la sua regolare attività sindacale all’interno dell’azienda, usufruendo di permessi sindacali e sottoscrivendo accordi con la stessa società sotto il patrocinio di Confindustria Vibo Valentia.
Elemento questo che viene considerato come un riconoscimento formale che testimonierebbe la legittima rappresentatività del sindacato e che la Phoenix Logistic avrebbe accettato sempre, almeno fino al febbraio scorso.
Proprio in quel mese Fismic e Usb hanno avanzato pubblicamente la richiesta di internalizzazione del servizio di magazzinaggio, in difesa dei posti di lavoro e della qualità del servizio.
L’interruzione delle relazioni
Da allora l’azienda avrebbe interrotto ogni relazione con la Fismic, “negando assemblee e permessi e trattenendo indebitamente le quote sindacali versate dai lavoratori”.
Per il sindacato si tratterebbe quindi “di un evidente atto di ritorsione che nega diritti fondamentali sanciti dallo Statuto dei Lavoratori e intende punire chi rivendica condizioni di lavoro più dignitose”.
Il silenzio dell’appaltatore
Fismic e Usb, pertanto, sostengono che la Hitachi e la ISS Palumbo, come appaltante e subappaltante, non dovrebbero rimanere estranei a quella che viene vista come “una violazione … grave dei diritti sindacali”.
“Il loro silenzio - sbottano delle Ooss - configura una sostanziale complicità. Entrambe avrebbero dovuto, per dovere di buona fede, intervenire presso Phoenix Logistic per ripristinare il confronto con le rappresentanze dei lavoratori, anziché voltarsi dall’altra parte”.
La posizione di Confindustria
Non meno grave è vista anche la posizione della Confindustria di Vibo Valentia, che in passato ha favorito la firma di accordi tra Phoenix Logistic e Fismic, riconoscendo la validità della rappresentanza sindacale.
“Le aziende associate a un’associazione datoriale sono tenute a rispettare i diritti di libera organizzazione dei lavoratori: ignorare quanto accaduto significa tradire i valori di tutela del lavoro che Confindustria dichiara di promuovere” dicono dalla Sigla.
“In un Paese che vanta il rispetto dei diritti dei lavoratori - proseguono - è inaccettabile assistere a comportamenti tanto gravi da parte di un’azienda, di chi ne è committente e di chi ne subappalta il servizio”.
La richieste del sindacato
Per questo motivo, Fismic Confsal e Usb Lavoro Privato chiedono alla Phoenix Logistic di ripristinare immediatamente le relazioni sindacali invitando anche Hitachi e ISS Palumbo a intervenire con decisione per garantire il rispetto della libertà di associazione, sollecitando infine Confindustria Vibo a richiamare pubblicamente Phoenix Logistic all’osservanza delle norme sul diritto di rappresentanza.
Infine, rivolgono un appello alle istituzioni competenti perché avviino un’istruttoria urgente su tutta la filiera coinvolta e adottino misure a tutela dei delegati e dei lavoratori discriminati.
“Difendere il diritto di rappresentanza sindacale non è un capriccio: è un presupposto imprescindibile per garantire dignità e sicurezza sul lavoro” concludono da Fismic Confsal e Usb Lavoro Privato.