Referendum. Idv e Diritti Civili, sit-in davanti centrale Enel Rossano
Il segretario regionale di Idv, Maurizio Feraudo, e il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una dichiarazione congiunta, invitano i calabresi a “recarsi alle urne il 12 e 13 giugno per votare i quattro referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento” e preannunciano per questo pomeriggio una “clamorosa e significativa iniziativa di protesta, un sit-in, a partire dalle ore 17, davanti alla centrale Enel di Rossano, nel luogo, dove affermano in una dichiarazione congiunta, l’esponente di Idv e il coordinatore di Diritti Civili, dovrebbe sorgere una delle centrale nucleari, quella cioè prevista in Calabria”. “I calabresi devono recarsi alle urne il 12 e 13 giugno per una serie di validi motivi. Innanzitutto per il merito dei referendum, per dire no alla minaccia mortale delle centrali nucleari, per difendere il bene e il diritto dell’acqua pubblica, per bocciare la legge, di stampo feudale, del legittimo impedimento. Se dovesse fallire il referendum sul nucleare una delle centrali nucleari sarebbe costruita in Calabria ed esattamente nel territorio del comune di Rossano, nell’area dell’attuale centrale Enel. Per questo occorre soprattutto in Calabria una mobilitazione straordinaria per la consultazione referendaria di domenica e lunedì prossimi, affermano Feraudo e Corbelli. Tra le regioni individuate per la realizzazione delle centrali nucleari in Italia c’è di sicuro la Calabria. Un autorevole quotidiano nazionale nel marzo scorso ha anche indicato che il sito dovrebbe essere scelto lungo la fascia Ionica, tra le province di Crotone e Cosenza. Una notizia questa mai smentita dal Governo Berlusconi. L’ubicazione del sito, che si continua a cercare di tenere nascosta, dovrebbe essere il Rossanese e precisamente l’area dell’attuale centrale Enel. Sarebbe stata scelta la Calabria, perché si tratta di una regione politicamente assai debole, con un Governo regionale allineato all’Esecutivo Berlusconi e quindi pronto a subire anche questa gravissima minaccia alla salute e alla vita dei cittadini non solo della Sibaritide ma dell’intera regione. Si vorrebbe costruire una centrale nucleare in Calabria, in una delle regioni e zone a più alto rischio sismico dell’intero Paese. Contro questo disegno scellerato e criminale i calabresi devono reagire domenica e lunedì prossimi recandosi in massa a votare i referendum. E’ importante che dalla Calabria arrivi un messaggio forte e chiaro di netta e totale contrarietà al nucleare e alla ipotesi di realizzazione di una centrale a Rossano. Per questo oggi Idv e Diritti Civili chiudono la loro campagna referendaria con una significativa manifestazione di protesta proprio a Rossano, davanti alla centrale Enel”.