Gioffrè: “Il sistema sanitario calabrese in crisi e la corruzione continua a prosperare”
“La Calabria è fuori da qualsiasi logica di normalità. Il piano di rientro che ha coinvolto altre regioni italiane non ha mai portato la Calabria a uscire dalla sua condizione di crisi sanitaria e finanziaria. Mentre altre regioni, come il Piemonte, sono riuscite a riprendersi, la nostra regione rimane ancora sotto il piano di rientro, nonostante siano passati 16 anni. La sanità calabrese è un esempio di fallimento e inefficienza e il sistema non vuole rimettersi in piedi. La Calabria continua a pagare ogni anno circa 350 milioni di euro alle regioni del nord per ricevere assistenza sanitaria, ma il sistema non è mai stato davvero riformato”.
È quanto ha sostenuto Santo Gioffrè durante la presentazione del suo libro Tutto pagato! Il saccheggio della sanità calabrese raccontato da chi l’ha scoperto, in occasione del Festival Trame in corso a Lamezia Terme.
Il noto medico e scrittore ha anche sollevato la questione dell’autonomia differenziata, che a suo dire potrebbe accentuare ulteriormente le disuguaglianze tra le regioni.
“Con l'autonomia differenziata, le regioni fiscali forti, come quelle del Nord, avranno la possibilità di pagare i medici fino a tre volte di più rispetto alla Calabria, dove la carenza di medici e infermieri è drammatica. In Calabria non rimane nessuno, la situazione è insostenibile” ha affermato lo scrittore.
“Si stanno pagando transazioni per 70 milioni di euro, metà delle quali sono interessi. Questo sistema è completamente fuori controllo e non si vuole sistemare. Se dovessimo correggere il sistema, dovremmo arrestare gran parte delle persone che hanno contribuito a questa situazione” ha concluso Gioffrè.