Crotone. Dissequestrate le villette di Canale 19, restituite alle 84 famiglie
Svolta per le 84 famiglie coinvolte nella lunga e complessa vicenda legata al sequestro delle villette nei pressi del Canale 19, in contrada Margherita di Crotone (QUI).
Ieri, martedì 1 luglio, si è tenuta l’udienza, tanto attesa, nella quale alcuni iscritti all’Associazione Per Margherita, coinvolti nei fatti, si sono costituiti parte civile.
Come comunicato dall’avvocato Domenico Ritorto Bruzzese, anch’egli associato e presente in aula, i magistrati hanno assolto gli i dirigenti comunali Gianfrando De Martino ed Elisabetta Dominijanni e disposto la restituzione degli immobili agli aventi diritto. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 90 giorni.
“La disposizione della restituzione degli immobili rappresenta un risultato di enorme rilievo e un segnale fortemente positivo” afferma per l’associazione Per Margherita il suo presidente Sebastiano Aloe.
Anni di impegno civico
“Questa sentenza - continua - arriva a coronamento di anni di impegno civico, azioni legali e mobilitazioni portate avanti dalla nostra Associazione di Quartiere … e dai cittadini”.
Appena un mese fa, il 30 maggio, ricorsa poi Aloe, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale aveva già fornito una valutazione favorevole alle osservazioni tecniche presentate dall’Associazione, finanziate da un gruppo di residenti e con le quali, alla luce degli studi effettuati sul posto, si era richiesto il declassamento e l’eliminazione del rischio idraulico.
“Durante questi cinque anni di mandato alla guida dell’Associazione, il caso Canale 19 è stato il nostro principale motore d’azione. Con costanza e determinazione - ha proseguito il Presidente - abbiamo costruito un percorso che oggi sembra finalmente dare i suoi frutti. Ricordiamo anche che, nel 2024, l’amministrazione Voce ha dato un chiaro indirizzo politico alla vicenda, avviando i lavori sul Canale 19, tra cui la demolizione di tre pontili e la ricostruzione di altri due. Il pontile di via delle Spighe, ad esempio, è stato completato solo pochi mesi fa. Inoltre ha condiviso e promosso l’azione intrapresa dai residenti con le osservazioni al nuovo piano stralcio dell’autorità di bacino meridionale”.
Uno spiraglio concreto
Questa svolta, insieme ai progressi recenti, secondo Aloe apre uno spiraglio concreto in una vicenda che ha toccato profondamente decine di famiglie.
Resta ora da attendere il deposito integrale della sentenza, che chiarirà le motivazioni giuridiche alla base della decisione e le relative implicazioni pratiche.
“Attendiamo anche l’ufficializzazione della nuova mappatura del rischio, prevista entro fine anno da parte dell’Autorità di Bacino. Oggi, finalmente, si intravede una possibile via d’uscita da una questione che ha segnato in modo profondo la nostra comunità. Incrociamo le dita, in attesa di poterlo dire con certezza”, conclude Aloe.