A Polistena ritornano “La notte dei giganti” e il “Villaggio del gusto”

Reggio Calabria Tempo Libero

La Notte dei Giganti sta tornando con la sua 17ma edizione, il 13 luglio, e con il Villaggio del Gusto che invece durerà dal 12 al 18 luglio accompagnando le Feste Patronali di Polistena.

Si tratta della più grande festa dedicata ai variopinti, e tradizionali, Giganti calabresi e si svolge alla cittadina reggina su idea e progetto dell’Associazione Culturale “Arlecchino e Pulcinella”, che detiene i diritti esclusivi dell’evento, con la stretta e preziosissima collaborazione economica e logistica del Comune.

L’invasione di musica e allegria

La Notte dei Giganti avrà come protagoniste oltre 30 coppie di Giganti provenienti da tutta la Calabria, selezionate tramite un bando, che saranno accompagnate da centinaia di tamburi e grancasse sino a notte inoltrata.

La Città viene invasa dai Giganti che con musica, feste e balli si perdono e si ritrovano in tutti i vicoli. Le coppie si raduneranno su Viale Italia alle 19 per raggiungere Piazza della Repubblica, qui rimarranno in mostra sino alle ore 21:30, orario in cui si darà il via alla kermesse. Gran finale sul Piazzale Trinità dopo le 24.

Il Villaggio del Gusto, dal 12 al 18 luglio, in piazzale Suor Maria Teresa Fioretti, permetterà ai partecipanti di assaporare i prodotti tipici della nostra terra, i dolci con i food truck gourmet e sarà aperto dalle 19.30 alle 24.

La tradizione del ballo rituale

“Ancora una volta manteniamo viva la secolare tradizione del ballo dei Giganti nei giorni dedicati alla Madonna dell'Itria, custodita nella Chiesa Settecentesca situata nel piazzale panoramico della Trinità; tuteliamo e rinvigoriamo la tradizione dei Giganti "Mata e Grifone" che fanno parte dell’antica tradizione calabrese, allocata nel periodo storico in cui le coste calabresi erano continuamente attaccate dai saraceni che approdavano sulle coste depredandole di ogni cosa”, dice il presidente dell’associazione Vincenzo Nasso.

“Il ballo rituale dei giganti è il trionfo dell’amore che ha il culmine attraverso questa danza di corteggiamento. La danza si apre con infinite giravolte su se stessi sino a quando non si stringono sempre più fino ad avvicinare i due in un vorticoso abbraccio mentre il ritmo assordante e frenetico dei tamburi e delle grancasse ne evidenzia la gestualità e la frenesia”, conclude.