Liberata ad Amantea Luciana, la tartaruga marina Caretta Caretta

Cosenza Attualità

Una mattinata intensa di emozioni ha illuminato il litorale di Amantea, dove alle ore 9.30 si è svolta la liberazione della tartaruga marina Caretta Caretta, affettuosamente ribattezzata Luciana.

L’esemplare femmina adulta, del peso di ben 52 chili, ha riconquistato il suo mare, dopo essere stata protagonista di un lungo percorso di recupero e cure.

Luciana era stata soccorsa il 6 giugno scorso, in grave difficoltà, nelle acque antistanti proprio la spiaggia tirrenica, dalla Nave Gregoretti della Guardia Costiera, che l’ha tratta in salvo nonostante la sua imponente stazza. Le condizioni erano critiche: presentava sensorio depresso, sanguinamento orale e un filo di nylon che fuoriusciva dalla bocca.

Trasportata con urgenza al Centro Recupero Tartarughe Marine M.A.R.E. Calabria di Montepaone, ha ricevuto cure specialistiche sotto la supervisione della Dott.ssa Antonella Giglio, Medico Veterinario e Direttore Sanitario del centro, che ha eseguito un intervento chirurgico delicato, rimuovendo un amo da pesca, un lungo filo di nylon e persino una busta nera di plastica ingerita dall’animale.

Tantissimi bambini, ospiti delle colonie estive della zona, e tantissimi turisti hanno assistito con occhi pieni di stupore e cuore aperto a uno spettacolo che ha parlato di rispetto, rinascita e impegno ambientale.

Il rilascio è stato effettuato in presenza del personale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e Amantea, dei Dirigenti Veterinari Tonino Giuseppe Callea e Maria Assunta Fuoco afferenti al Dipartimento I.A.P.Z. (ex Area C) dell’Asp di Cosenza, distretto Tirreno, e delle referenti scientifiche del CRTM M.A.R.E. Calabria, Rory e Stefania Giglio.

Con movimenti sicuri e decisi, Luciana ha solcato le onde, lasciando dietro di sé non solo una scia nell’acqua ma anche una profonda traccia nel cuore di tutti i presenti.

La sua storia è diventata un esempio concreto di collaborazione tra istituzioni, esperti, volontari e comunità, ma soprattutto una potente lezione di civiltà e cura verso la biodiversità marina.