Comune Crotone: Spanò augura a Vallone stagione diversa

Crotone Politica

“Si avvicina la prima convocazione del nuovo consiglio comunale, con cui si avvierà la seconda legislatura che vede al vertice del palazzo comunale l’avvocato Peppino Vallone. A lui rinnovo le congratulazioni che ho porto telefonicamente nell’immediatezza del risultato emerso dalle urne, augurando al contempo una stagione che si differenzi dal precedente mandato, e che non vanifichi le speranze di una città allo sbando. Basta davvero poco per cogliere i segnali di abbandono e disfatta economica che emergono in città, dove si assiste spesso ad una Waterloo dell’educazione civica. – È quanto scrive in un comunicato stampa Cesare Spanò - Lista Scopelliti Presidente - Osservando quanto accade per le strade, sono sotto gli occhi di tutti gli effetti disastrosi di una patologica assenza dell’istituzione comunale, che da lungo tempo ha rinunciato al suo ruolo. Abusivismo commerciale, traffico fuori controllo, incuria di giardini e aiuole, stato di abbandono dei beni comuni privi di qualsiasi manutenzione. Una lista di problemi che pare allungarsi di giorno in giorno, portando la qualità della vita della nostra città su standard sempre più bassi.

Mi è stato riferito che è in discussione da tempo il regolamento per l’occupazione degli spazi pubblici, ma perché nel frattempo non si pone un freno a quanto si sta verificando sui marciapiedi? In ogni angolo della città prolificano banchetti improvvisati, privi di qualsiasi autorizzazione per la vendita. Rispondono alla necessità di chi non ha altri mezzi o soluzioni, ma quali strategie intende adottare la nuova amministrazione? Il decoro urbano resta poi una triste utopia, in uno scenario in cui le regolamentazioni o non ci sono, o non vengono applicate. Quando mai vedremo un regolamento comunale sul tema? Quando assisteremo al contrasto dei comportamenti di quei cittadini che operano indisturbati nel rendere indecorosa la nostra città? Mi domando quale triste destino abbia avuto il piano del verde pubblico che l’Akrea, sotto la mia presidenza, ha elaborato per dare una soluzione ad una gestione che finora è stata votata all’improvvisazione. Suggerisco di esplorare i cassetti impolverati e tirare fuori i progetti, invece di commissionarne di nuovi. Akrea è una grande risorsa per Crotone, non si continui a svilirla privandola di mezzi e risorse, oppure affidando ad altri i servizi che potrebbe senza dubbio svolgere al meglio.

Di fronte a situazioni complesse servono idee innovative, in grado di aggredire i problemi alla base. In questo senso è esemplare, ed al tempo stesso desolante, la dottrina Vallone in tema di contrasto del disagio sociale, che in occasione dello scorso Natale ha trovato concreta attuazione attraverso la distribuzione a pioggia di poche decine di euro sotto forma di buono spesa. Mai sentito il proverbio cinese sul pesce e sulla canna da pesca? E’ su temi concreti come questi finora citati che avrò modo di svolgere il mio ruolo di consigliere, vigilando sulle scelte dell’amministrazione e chiedendo conto dell’eventuale inerzia rispetto alle istanze della città. Dal sindaco Vallone mi aspetto risposte reali piuttosto che discorsi in politichese, fatti di ragionamenti, infarciti di confronti e conditi di mediazioni senza fine. È ad esempio il tempo giusto per un consuntivo sulle attività svolte grazie ai fondi strutturali che la città ha visti assegnati negli ultimi anni: • PIT 13 • Urban 2 • Delibera CIPE n. 20/2004 • PSU

A che punto sono le azioni? Si sono completati gli investimenti? Sono stati per caso restituiti fondi perché non spesi? Vi sono poi diverse azioni progettuali che richiedono opportuni approfondimenti: il teatro comunale, la fiera campionaria, il centro sportivo polivalente di Papanice, ecc. Alla scadenza del 30 giugno, dovremo augurarci la solita proroga per la conclusione del piano strutturale comunale? Non si è riusciti come al solito a rispettare i tempi ? In virtù dell’esperienza maturata e delle battaglie sostenute in perfetta solitudine, sono convinto che l’analisi critica del passato sia quanto mai necessaria. Un’analisi che sia un valido punto di partenza, ad esempio per i PISU, 23 milioni di euro da cui la città si attende molto, ma la cui genesi è avvenuta con il contributo di una ristrettissima cerchia di esperti, frustrando lo spirito partecipativo che tre anni addietro contraddistinse il piano strategico di Crotone. Ah dimenticavo, il piano strategico … anche questo giacente nei soliti cassetti. Ed a proposito di PISU, quando verrà selezionato il gruppo di lavoro che, dopo essere stato costituito in modo provvisorio e temporaneo, stranamente continua ad essere prorogato senza alcuna selezione ?

Non è più tempo di vacche grasse, un corretto uso delle risorse disponibili richiede una programmazione puntuale, con tempi certi e non lasciati al caso. Occorre un sistema di monitoraggio che evidenzi in ogni momento le responsabilità amministrative, le risorse impegnate, quelle spese e quelle da spendere. Il minimo che ci si può aspettare, ma l’essenziale per non continuare a sprecare opportunità. Occorre chiarezza negli obiettivi, ad esempio quale destino è previsto per le royalties che a breve arriveranno sul territorio ? Occorre giocare d’anticipo rispetto agli eventi, e non continuare a subirli: quale sarà la posizione del Comune in vista del rinnovo dell’accordo con l’Eni che è a breve in scadenza ? Si tornerà a cavalcare la soluzione del gas a prezzo devettoriato o si sta lavorando su altre ipotesi ? Ed ora che finalmente (meglio tardi che mai) lo stesso sindaco Vallone ha dichiarato di mettere mano sulla macchina amministrativa comunale, per renderla più efficiente e performante, potremo augurarci che questi desideri divengano realtà. D’altro canto adesso è finalmente libero di governare. Anche se, a dirla tutta, proprio non ho compreso il senso di questo slogan. Mi chiedo infatti chi sia stato responsabile del rapimento politico che lo ha visto ostaggio in questi anni.

In conclusione, in virtù del ruolo di consigliere, di cui sono stato investito, nel garantire una leale partecipazione alla vita del consiglio comunale, mi auguro una pubblicazione puntuale e completa degli atti amministrativi: delibere, determine e atti conseguenti. Chiedo infine – conclude Spanò - che i tempi dell’azione amministrativa siano adeguati alle esigenze della città, che di tutto ha bisogno fuorché di un protrarsi del letargo decisionale vissuto negli ultimi anni. Ma i primi segnali non sono di conforto: trascorse due settimane dalla proclamazione, nonostante gli annunci, la giunta comunale non ha visto la luce. Peppì, sei sicuro di avere individuato con sufficiente precisione i carnefici del tuo recente passato o, per un tragico errore, ne hai ancora qualcuno intorno?”