Gioco d’azzardo: emergenza sociale a Crotone, Demos chiede azione immediata
L'operazione della Polizia a Roccabernarda, che ha portato alla chiusura di una sala giochi abusiva gestita da una minore (QUI), ha riportato al centro del dibattito l'allarmante fenomeno del gioco d'azzardo nel crotonese.
Demos Crotone, in una nota, ribadisce la propria denuncia: si tratta di un'emergenza sociale che colpisce duramente il territorio. I dati del 2024 sono allarmanti: la spesa pro capite a Crotone ha raggiunto i 3.233,82 euro, superando di gran lunga le medie nazionali e regionali. Una cifra che equivale a oltre il 23% della retribuzione media annua, sottraendo risorse vitali a famiglie già in difficoltà.
Le istituzioni in prima linea
L'impegno delle forze dell'ordine nel contrasto al gioco d'azzardo illegale è costante. Il Questore di Crotone, Renato Panvino, ha sottolineato che l'operazione di Roccabernarda “conferma l’impegno costante della Polizia di Stato nel presidio della legalità, nel contrasto al gioco d’azzardo, ai reati di usura che colpiscono i giocatori affetti da ludopatia, e nel sostegno alle attività lecite che operano nel territorio”.
Anche l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Catanzaro, in collaborazione con le forze dell'ordine, ha recentemente condotto operazioni che hanno portato al sequestro di apparecchi illegali, alla denuncia di 13 persone e a sanzioni per oltre 2,5 milioni di euro.
Le proposte per arginare il problema
Di fronte a questa situazione critica, Demos Crotone rinnova la sua richiesta di intervento, in particolare al Comune, proponendo una serie di azioni concrete: una verifica capillare del Regolamento Comunale del 2018, con la pubblicazione dei risultati e l'applicazione delle sanzioni previste.
Inoltre, il rafforzamento dei controlli amministrativi su tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione a Crotone; lo sviluppo di campagne di sensibilizzazione mirate, rivolte soprattutto a giovani e famiglie; il potenziamento dei servizi pubblici gratuiti per la prevenzione e la cura della ludopatia, con percorsi accessibili; e la creazione di alternative di svago sane e gratuite per i più giovani.
Demos sottolinea la necessità di un impegno congiunto tra Comune, Regione e istituzioni scolastiche. «Il gioco d’azzardo non può essere una scorciatoia economica: è una trappola sociale da cui dobbiamo uscirne insieme», conclude il comunicato.