Roccabernarda. Aggressione Francesco Coco, le reazioni

Crotone Politica
Francesco Coco

OCCHIUTO: LA REGIONE È VICINA

Solidarietà all’ex sindaco … barbaramente aggredito la scorsa notte nei pressi della sua abitazione. Vengano chiarite al più presto le dinamiche di questo indecente e gravissimo episodio, e i responsabili - al momento risultano indagati due diciassettenni - siano puniti con decisione. La Regione Calabria è vicina a tutta la comunità del paesino crotonese”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

MONTUORO: “UOMO PERBENE VITTIMA DI BALORDI”

“Francesco Coco è una persona straordinaria. Un uomo perbene. Ha fatto della legalità e della lotta alla criminalità una ragione di vita, un tratto distintivo per proprio percorso umano e professionale, prima da servitore dello Stato come maresciallo dei carabinieri, e dopo da rappresentante delle Istituzioni, da sindaco di Roccabernarda, da consigliere comunale e provinciale. Sempre dalla stessa parte, quella della giustizia, della verità e dei cittadini onesti”.

È quanto afferma il consigliere regionale Antonio Montuoro, presidente della Seconda Commissione Bilancio, e segretario della commissione permanente contro il fenomeno della ‘ndrangheta, dicendosi “sinceramente colpito dall’aggressione che ha subito ieri notte per mano di due balordi che lo hanno colpito alle spalle, mentre tornava a casa (QUI)”.

“Gli sono vicino con tutto l’affetto che si deve ad un amico caro, quello che lui è per me. Francesco è un esempio per chi ha deciso di mettersi al servizio dello Stato e della propria comunità, con spirito di abnegazione e sacrificio – continua Montuoro -. Nel 2006 è stato anche insignito del titolo di cavaliere della Repubblica italiana, e negli anni scorsi è già oggetto di gravi intimidazioni: nel 2019, quando era consigliere comunale, gli è stata incendiata l’auto”.

“La costante e determinata azione contro la criminalità desse fastidio – aggiunge il consigliere - continua a dare fastidio, fino a questo punto. Sono certo che le forze dell’ordine assicureranno in tempi brevi alla giustizia gli artefici di questo vile gesto – ha concluso -. Ma dobbiamo essere tutti vicini a Francesco, non può essere lasciato solo per quello che ha fatto per la nostra terra, e per quello che rappresenta”.

PEI: “PER NOI MODELLO DI RETTITUDINE”

Condanniamo con fermezza la violenta aggressione subita dall’ex sindaco di Roccabernarda … componente del direttivo provinciale dell’Associazione politico - culturale Popolo e Identità. Un gesto vile, nei confronti di una persona perbene, che da sempre condanna con coraggio l’arroganza del potere della criminalità organizzata. Tanto che per queste sue posizioni, Coco è stato bersaglio, negli anni passati, di gravi atti intimidatori”.

È quanto dichiarano, in una nota, Giancarlo Cerrelli, presidente dell’associazione “Popolo e identità”, e Marisa Luana Cavallo, consigliera comunale di Popolo e identità, oltre al Direttivo di Popolo e Identità e tutti i soci del sodalizio.

“Siamo davvero costernati per quanto accaduto – aggiungono Cerrelli e Cavallo - Coco, oltre ad essere un autorevole esponente della nostra associazione, rappresenta per noi un modello di comportamento improntato alla rettitudine morale, nonché una guida chiara per le nuove generazioni, che tanto hanno bisogno, specialmente in un frangente delicato come quello che stiamo attraversando, di punti fermi da cui attingere insegnamenti. Siamo vicini a Coco e alla sua famiglia – concludono Cerrelli e Cavallo - nella certezza che questi criminali saranno assicurati, in tempi celeri, alla giustizia”.

LIBERA: COLPITA TUTTA LA COMUNITÀ

Anche Libera Crotone condanna “in modo forte e deciso” quello che definisce “un vile gesto di violenza ai danni di Francesco Coco, da sempre impegnato a favore della sua comunità di Roccabernarda sia da semplice cittadino che nei ruoli istituzionali di sindaco, consigliere comunale e consigliere provinciale”.

“Questo gesto di inaudita violenza – viene ribadito - colpisce non soltanto la persona a cui è stato direttamente rivolto, ma tutta la comunità che non può e non deve più tollerare queste azioni vigliacche e violente da parte di coloro che come ‘topi di fogna’, preferiscono venire allo scoperto di notte per rodere la parte buona e bella della comunità di Roccabernarda. E proprio da parte di questa grandissima maggioranza di persone per bene che deve venire l’impegno affinché l’infamia e il dolore che ha subito il maresciallo Coco, assalito e picchiato a sangue, non devono più ripetersi, per lui e per chiunque altro decida, a testa alta, di impegnarsi per la costruzione di una società più giusta, per la tutela dei diritti di tutti”.

BARBUTO (M5S): ATTI INDEGNI

“Voglio esprimere il mio sdegno per la vile e criminale aggressione subita da Francesco Coco al quale va tutta la mia solidarietà nell’auspicio che si possa prontamente rimettere e ritornare alla sua vita, all’impegno civico che lo ha sempre contraddistinto ed alle sue battaglie per la legalità”.

Ad affermarlo è la parlamentare del Movimento 5 Stelle Elisabetta Barbuto che ha voluto esprimere la sua vicinanza al Maresciallo Coco, alla famiglia ed alla comunità tutta di Roccabernarda: “non posso che essere vicina con tutto il cuore nel condannare atti del genere, assolutamente indegni di un consesso civile, atti vigliacchi, atti criminali, che feriscono profondamente tutti i calabresi onesti”.

“Sembrerebbe che gli autori del gesto criminale – aggiunge - siano due giovani, ancora minorenni. E la cosa sconvolge ulteriormente perché attesta il degrado culturale di certi ambienti e di taluni soggetti convinti ancora che la violenza fisica sia il mezzo per tacitare la voce libera di chi sceglie di percorrere ogni giorno il cammino della legalità. Non con le parole, ma con il proprio impegno quotidiano nelle piccole e nelle grandi sfide nelle quali la vita ci impegna”.

ITALEXIT: MALAPIANTA DEL CRIMINE

Il coordinamento provinciale e cittadino di Italexit si stringe alla famiglia Coco e condanna con forza “la vergognosa aggressione subita dall’ex sindaco di Roccabernarda”.

“… Lo hanno aggredito alle spalle: proprio da vigliacchi. La nostra martoriata regione, purtroppo, non è nuova a episodi del genere. Si tratta della malapianta del crimine organizzato che – proseguono dal coordinamento - macchia l’intera comunità, e che si è accanita con un servitore dello Stato, peraltro già incorruttibile ex maresciallo dei carabinieri, nonché cavaliere della Repubblica italiana”.

DE NISI: “RAFFORZARE SINERGIA TRA SISTEMI EDUCATIVI”

Biasimo e sdegno contro chi, ancora una volta, senza scrupoli cerca di imporre la logica della violenza”. Il consigliere regionale e coordinatore in Calabria di Italia al Centro Francesco De Nisi manifesta la sua solidarietà a Francesco Coco ricordando che “non piegarsi di fronte a quanto accaduto è il dovere di ognuno di noi. Ciascuno di noi, infatti, senza distinzione tra uomini delle istituzioni e della società civile, deve sentirsi egualmente coinvolto nel meccanismo sociale ed “anticorpale” per espellere certa fenomenologia”.

De Nisi, nel ribadire vicinanza all'ex amministratore ed alla sua famiglia, rafforza l’idea che occorre potenziare la sinergia tra sistemi educativi: “Famiglie, scuola, parrocchie e luoghi di aggregazione, anche sulla spinta degli input di chi è chiamato a gestire la cosa pubblica, possono e devono insistere nel fornire quei valori in grado di instillare fiducia rispetto alla devianza”.

“A lui … vanno i nostri pensieri. Italexit coglie questa triste opportunità per condannare l’infame gesto e stigmatizzare la criminalità organizzata e quel sottobosco di relazioni pericolose che sono il vero male della Calabria”.

Il coordinamento provinciale e cittadino “esprime una ferma condanna verso tutte le manifestazioni di violenza e, assicurando il proprio supporto a Francesco Coco, conferma la sua e la nostra battaglia per la legalità, stella polare del nostro impegno”.

CNDDU: CONTRASTARE SOTTOCULTURA DELLA VIOLENZA

“Francesco Coco, come si apprende dalla stampa, è stato impegnato più volte in prima fila contro la criminalità organizzata. I due giovanissimi coinvolti nell’atto sono stati identificati. Speriamo venga al più presto definita la verità sui fatti accaduti. Sollecitiamo la politica a moltiplicare investimenti, risorse umane e finanziarie, per intervenire a supporto delle scuole italiane soprattutto nelle realtà più problematiche per sviluppare azioni didattiche più incisive sul territorio e contrastare la sottocultura della violenza e del degrado”. Così Romano Pesavento, presidente del CNDDU, Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani.

LEGA: “ATTO GRAVISSIMO, SI FACCIA LUCE SU MATRICE”

“L’aggressione … è un atto gravissimo e da condannare con assoluta fermezza. A Coco, uomo al servizio delle istituzioni come militare dell’Arma dei Carabinieri prima e come successivamente come sindaco, la nostra vicinanza e gli auguri di una pronta guarigione. Adesso l’auspicio è che le autorità competenti facciano presto chiarezza su matrice e motivazione di questo gesto vergognoso”.

Lo dichiarano il deputato della Lega e componente della commissione parlamentare Antimafia, Gianluca Cantalamessa, e il coordinatore regionale della Calabria e responsabile del dipartimento regionale antimafia del Partito, Giacomo Saccomanno.