Incidenti ai bambini, il Garante all’infanzia invoca maggiore sicurezza

Calabria Cronaca
Antonio Marziale

Negli ultimi mesi la Calabria è stata scossa da una serie di episodi drammatici che hanno coinvolto bambini e adolescenti, lasciando un segno profondo nelle comunità locali.

Il 30 giugno a Rende, una giornata di divertimento in un parco acquatico si è trasformata in tragedia: una bambina di 8 anni è annegata nella piscina della struttura. Pochi giorni dopo, il 15 agosto a Lattarico, un ragazzo di 14 anni ha perso la vita schiantandosi contro un muro mentre era a bordo della sua bici elettrica.

Il 22 agosto a Catanzaro, un bambino di soli 2 anni è deceduto dopo essere stato investito accidentalmente da un furgone in manovra nel cortile di casa. A Reggio Calabria, invece, una bambina di 7 anni lotta ancora tra la vita e la morte dopo una caduta dal settimo piano di un palazzo.

Già nei mesi precedenti, a Cosenza, la morte del piccolo Saverio, neonato di appena cinque mesi deceduto all’ospedale dell’Annunziata dopo un trasferimento d’urgenza, aveva sollevato grande dolore e avviato accertamenti da parte della magistratura.

L’appello del Garante per l’Infanzia

«L’infanzia è una fase della vita che richiede protezione costante e attenzione quotidiana – ha dichiarato il Garante per l’Infanzia, Antonio Marziale ed è fondamentale promuovere una vera cultura della sicurezza in ogni luogo frequentato dai bambini: case, scuole, spazi ricreativi».

Marziale ha quindi rivolto un appello alle istituzioni, alle famiglie e all’intera comunità affinché si rafforzi l’impegno collettivo per tutelare i minori: «Ogni vita perduta deve spingerci a una maggiore consapevolezza e a un’azione condivisa in difesa dell’infanzia».

Un impegno rinnovato

Il Garante, giunto al suo secondo mandato di legislatura, ha ribadito la volontà di collaborare con enti, famiglie e operatori del territorio per assicurare che i diritti dei bambini siano sempre al centro delle priorità della Calabria.