Culture a Confronto: il folklore unisce i popoli a Tropea

Vibo Valentia Tempo Libero

Si è conclusa la tredicesima edizione di “Culture a Confronto-Storie di popoli”, la Rassegna Internazionale del Folklore e della Cultura Popolare.

L'evento, organizzato dall'omonima associazione in collaborazione con il Gruppo Folklorico “Città di Tropea”, ha animato la città dal 21 al 22 agosto nello scenario di Santa Maria dell’Isola. Gruppi folk da tutto il mondo si sono ritrovati per due giorni all'insegna di musica, danza e colore.

Lo spettacolo e i premi

Il festival, condotto da Domenico Gareri e coprodotto con Life Communication, ha ospitato sul palco artisti da Italia, Cile, Albania, Martinica, Venezuela, Armenia e Messico.

Oltre agli spettacoli, sono state premiate personalità e associazioni che si sono distinte nel dialogo interculturale e in missioni umanitarie. Il riconoscimento, realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, è stato assegnato ai medici Maria Concetta Galati e Giuseppe Raiola dell'AOU “Dulbecco” di Catanzaro, per il loro progetto “Artisti in Corsia” e per l’umanità dimostrata verso i bambini malati.

La premiazione è stata curata dall'ex sottosegretario Dalila Nesci. Un altro riconoscimento per le “imprese eroiche di solidarietà” è stato conferito alla 46^ Brigata Aerea Pisa dell’Aeronautica Militare Italiana, rappresentata dal primo luogotenente Benedetto Filippelli.

Un messaggio di pace

Presenti anche il presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, Gerardo Bonifati, e il segretario generale Franco Megna. L’organizzatore e presidente dell'associazione "Culture a Confronto", Andrea Addolorato, ha sottolineato il ruolo del festival come “esempio di come le diverse culture, religioni, i modi di pensare, i colori, le lingue, possano unirsi in un unico abbraccio, quello del folklore”.

Ha concluso il suo intervento con un forte messaggio: “Da Tropea si alzi unanime il più bel canto di amore, di fratellanza, di amicizia senza ipocrisie, e di condanna dei signori del denaro e della guerra, della sopraffazione e della morte”.

Il messaggio di pace del festival è stato veicolato anche dall'attore Sebastiano Somma. Le coreografie e la sigla sono state curate dalla Scuola di Danza “Kaos Ballet”, presieduta da Loredana Naccari.