Porto Gioia Tauro: sindaci, scommettiamo sul rilancio dell’area
"Verrà avviato un fronte comune perche' tutte le decisioni che interessano e coinvolgono il Porto di Gioia Tauro vedano seduti al tavolo i sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando: solo cosi' tutti i "cittadini del porto" avranno la garanzia di non venire estromessi da scelte importanti , destinate ad incidere sulle prospettive di sviluppo della nostra terra". Lo hanno annunciato i sindaci di Rosarno, Elisabetta Tripodi, Gioia Tauro, Renato Bellofiore, e San Ferdinando, Domenico Madafferi, che in una nota congiunta evidenziano di scommettere "sulla rinascita economica dell'area portuale piu' grande del Mediterraneo e lo fanno prendendo come punto di partenza la costituzione della "Citta' del Porto", roccaforte istituzionale ispirata ai principi comunitari della rappresentanza diretta dei cittadini".
I tre primi cittadini hanno evidenziato che "la decisione di formalizzare l' unione istituzionale dei tre comuni maggiormente interessati dalle problematiche e dagli effetti economici dell'attivita' portuale trova impulso nelle tante vicende che, negli ultimi anni, hanno coinvolto e influenzato (non sempre positivamente) il Prodotto interno lordo della Calabria e dei cittadini pianigiani. E' indubbio che le "modalita' di gestione" delle questioni portuali da parte della Regione Calabria - hanno aggiunto - non hanno tenuto adeguatamente conto delle legittime istanze di partecipazione, anche propositive, che i sindaci, investiti del mandato elettorale da parte dei cittadini, hanno piu' volte formulato.
Il porto appartiene innanzitutto ai cittadini e ai territori che hanno vissuto, quale parte integrante della loro storia economica e culturale, le vicende della sua fondazione, dell'avvio delle attivita' produttive, e anche della sua crisi". I sindaci hanno espresso critiche rispetto all'attuale situazione, denunciando che "escludere i rappresentanti istituzionali di questi cittadini da ogni forma di decisione , e metterli davanti a scelte gia' adottate, a programmi gia' concordati, non e' la strada che il territorio vuole portare avanti. Analogamente, l'avvio e la conclusione di trattative con aziende interessate alla logistica ed alla realizzazione del collegamento tra la struttura portuale e l'area retrostante non puo' ignorare il coinvolgimento dei sindaci dei Comuni che rappresentano il territorio". Dunque, secondo Tripodi, Bellofiore e Madafferi, "la Citta' del Porto vuole significare anche questo: una forza coesa che si adoperi esclusivamente a salvaguardare gli interessi economici e sociali dei Comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, dei loro cittadini, dei loro lavoratori". I sindaci hanno poi espresso "solidarieta' e la vicinanza a tutti i lavoratori coinvolti dallo spettro della mobilita' a fronte di tanti che passivamente, senza alcuna protesta o opposizione hanno accettato il ricorso a tale drastica soluzione come l'unica possibile soluzione.