Provincia Crotone: Parco fluviale del Neto, Prati plaude Dattolo
“L’iniziativa promossa dall’on. Alfonso Dattolo, insieme ad altri consiglieri regionali, di presentare una proposta di legge per l’istituzione del Parco fluviale del Neto merita di essere apprezzata e sottolineata per le finalità che si prefigge e per l’evidente conferma delle straordinarie potenzialità di sviluppo espresse dal nostro territorio. - È quanto si legge in una nota stampa di Ubaldo Prati Vicepresidente della Provincia di Crotone - Soprattutto siamo lieti che sia stato recepito un progetto che già la Provincia di Crotone sta elaborando in un’ottica di filo ideale di sviluppo che colleghi l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, il Fiume Neto, il Parco Nazionale della Sila. L’idea del Parco fluviale era già stata avanzata qualche anno fa dall’assessore provinciale Franco Pugliano ed è stata ripresa e ulteriormente arricchita in questi mesi, con nuove intuizioni, dall’assessorato provinciale all’Ambiente. E’ in fase di definizione, infatti, un progetto, la cui presentazione avverrà a settembre, che propone la realizzazione di un percorso naturale, denominato “Park to Park”, il quale, partendo dall’Area Marina Protetta, attraverso il Fiume Neto arriva fino al Parco Nazionale della Sila.
Tale progetto prenderà l’avvio con una passeggiata naturalistica che include e valorizza le diversità geofisiche di questa vasta area (mare, fiume, montagna) comprendendole in una concezione di unicità del patrimonio ambientale che è il marchio di qualità della nostra provincia. Esso coinvolgerà i sindaci dei comuni e costituirà un punto di riferimento prezioso per tutte le attività di ricezione e ristorazione presenti sul percorso, che potranno beneficiare di una rinnovata centralità del paesaggio e dell’ambiente nell’offerta turistica e nelle politiche di sviluppo. La proposta di legge dei consiglieri regionali rafforza questa scelta e va nell’auspicata direzione di una riqualificazione e tutela di tutti i pregi naturalistici, paesaggistici e ambientali che sono l’eccezionale carta d’identità di un territorio che deve e vuole sempre di più contare sulle proprie risorse e vocazioni economiche e produttive per assurgere a un nuovo, moderno protagonismo. Con spirito di collaborazione e intesa intendiamo partecipare, su questo come su tutti gli altri problemi, al giusto confronto istituzionale che, nel rispetto dell’autonomia dei ruoli e delle funzioni, deve avere come unico obiettivo l’interesse delle popolazioni amministrate”.