Il dolore sublimato dalla fede nella silloge di poesie “ Ali riflesse nel sole”
Tantissima gente ha assistito alla presentazione del libro di poesie “Ali riflesse nel sole” di Lina Latelli Nucifero (Falco Editore), svoltasi nella sala consiliare del Municipio di Feroleto Antico. Il momento di alta valenza culturale è stato organizzato dal Premio Letterario Ferula d’Oro-Città di Feroleto Antico, presieduto da Franco Falvo, in collaborazione con l’amministrazione comunale, con lo scopo di «valorizzare - ha precisato il presidente - e fare emergere le risorse letterarie della Calabria spesso sconosciute non solo ai calabresi, ma agli stessi concittadini e cercare, così, di sopperire alla scarsa attenzione delle case editrici calabresi che fanno ben poco per pubblicizzare opere di autori meritevoli che spesso rimangono ingiustamente nell’ombra». Hanno partecipato alla manifestazione esponenti della Cultura del comprensorio lametino ed autorità politiche tra cui l’assessore provinciale alle Attività produttive Roberto Costanzo, il consigliere provinciale e presidente della Fondazione Calabria Etica Pasqualino Ruberto, il consigliere regionale Mario Magno, il vicesindaco di Feroleto Antico Sandro Boca e il presidente del consiglio comunale Caterina Rizzuto. Il presidente del Premio Letterario “Ferula d’Oro” e giornalista Franco Falvo, nelle vesti di conduttore della serata, ha presentato l’autrice di cui ha messo in risalto non solo la sua ricca attività letteraria ma anche la sua collaborazione a prestigiose riviste culturali calabresi e nazionali nonché la sua attività di giornalista. «Un’ autrice - ha concluso Falvo - che comunque non ama l’ ostentazione gratuita ma la riservatezza e la discrezione». Ad introdurre gli interventi sull’opera poetica di Lina Latelli Nucifero, arricchita da note umane e professionali, è stato Vincenzo Rimedio, vescovo emerito della diocesi lametina, che, tra l’ altro, ha messo in luce la coerenza di altezza tra contenuto e forma e la costante presenza della fede in gran parte delle liriche di cui ha commentato “ Il crocefisso” cogliendone l’ essenza profonda del messaggio religioso sotteso. Il critico letterario Tommaso Cozzitorto, autore anche della prefazione al libro, si è addentrato con puntualità e competenza nelle tematiche dei versi della poetessa comparandola con altri importanti autori della letteratura italiana come il Pascoli e il Carducci e di quella straniera e individuando i punti fondanti dell’ intera silloge e della sua ispirazione. Il successivo intervento della scrittrice Sina Mazzei ha ravvisato nella sofferenza il maggior motivo ricorrente nelle liriche latelliane, una sofferenza non fine a se stessa ed individuale ma che si trasfigura in musa ispiratrice affondando la sua genesi nella perdita immatura della sua diletta figlia Alida sulla quale si impronta il diario dei moti dell’ anima della poetessa racchiuso nella prima sezione del libro. A concludere gli interventi critici è stata la professoressa Costanza Falvo D’Urso che ha evidenziato i motivi poetici e gli aspetti formali soffermandosi soprattutto su quelle liriche che l’hanno particolarmente colpita. L’attore Giancarlo Davoli ha dato voce a molti significativi versi dell’autrice evidenziando una lodevole performance sempre accompagnato da un delicatissimo sottofondo musicale.