Lamezia: sequestrato dai Carabinieri intero quartiere realizzato abusivamente
I Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, nella mattinata odierna, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Lamezia Terme, hanno sequestrato un intero quartiere realizzato abusivamente in contrada Lagani di questo centro. Il provvedimento di sequestro è stato emesso a seguito della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme la quale aveva concordato con quanto emerso dall’attività di accertamento svolta dai militari della locale Compagnia. Un nucleo speciale di militari di Lamezia Terme appositamente incaricati nello svolgimento di attività di controllo e contrasto dei reati in materia ambientale, nonché di vigilanza per la tutela del territorio dagli abusi in materia edilizia, per oltre tre mesi è stato impegnato a ricostruire la situazione giuridica di una serie di immobili ubicati in contrada Lagani di Lamezia Terme, occupati da 10 nuclei famigliari legati da stretti rapporti di parentela.
Le persone interessate fanne tutte capo a L. Notarianni 80 anni ed a cinque dei suoi figli con i rispettivi nuclei famigliari. Nel corso degli accertamenti svolti con l’ausilio di personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Lamezia Terme, i militari hanno constatato l’esistenza in capo a dette famiglie di 5 immobili, realizzati uno adiacente all’altro a formare un vero e proprio quartiere. I fabbricati, alcuni dei quali completamente ultimati e rifiniti con cura, si sviluppano anche per 4 piani fuori terra con superfici per piano anche superiori ai 250 mq.. In sintesi, in maniera quasi del tutto indisturbata, nel corso degli anni sono stati innalzati dei veri e propri palazzi in assenza di qualsivoglia titolo autorizzativo in area sottoposta a vincolo idrogeologico - paesaggistico – ambientale, a rischio sismico ed alcuni, in parte, anche su suolo demaniale poiché a ridosso dell’adiacente torrente “Canne”.
Solo su uno dei 5 immobili, nel corso dei controlli, è risultato sussistere un’ordinanza di demolizione poiché già oggetto di verifica e di condanna passata in giudicato; per detto stabile la Procura della Repubblica di Lamezia Terme, a seguito della segnalazione dei Carabinieri, nei giorni scorsi ha ordinato la demolizione successivamente eseguita dai VV.FF. alla presenza delle Forze dell’Ordine. Il G.I.P., constatato che per gli immobili non è stata mai presentata alcuna domanda di condono, sono stati costruiti in zona agricola dove sono possibili solo interventi silvo-colturali o la realizzazione di fabbricati rustici e funzionali alle esigenze dell’agricoltura (non ville), sono stati realizzati nell’ambito della fascia di rispetto dei corsi d’acqua ed in parte o totalmente su area demaniale, considerato che l’area è sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici, a rischio sismico, atteso che l’ultimazione degli immobili, in relazione anche alle notevolissime dimensioni ed alla tipologia, costituisce un aggravio del carico urbanistico, in termini di incidenza dell’insediamento produttivo primario sulle strutture secondarie, ha emesso provvedimento di sequestro per il quale la Procura ha concesso il termine fino al 20 settembre 2011 per lo sgombero di persone o cose. Allo scadere del termine, se non già effettuato, la liberazione degli immobili avverrà a mezzo della Forza Pubblica.