Università Catanzaro: Umg, Carchedi su futuro polo staccato di Cosenza
"A tutt' oggi 07/07/2011 , non sono pervenute notizie ufficiali al corpo studentesco frequentante il Polo Didattico di Cosenza, circa la paventata cessazione delle attività didattiche ed amministrative della stessa sede. Solo, il Preside, Chiar.mo Prof. Luigi Ventura, più volte sollecitato anche mediante raccolta firme nel corso dell' Anno Accademico in corso, ha garantito un minimo di vicinanza, assicurandoci la possibilità di frequentare le lezioni e sostenere gli esami,presso la sede centrale di Catanzaro. - E' quanto si legge nel comunicato che una rappresentanza di studenti del polo staccato dell'umg a Cosenza - coordinati e guidati dallo studente Francesco Miraglia - ha reso noto e fatto pervenire a Damiano Carchedi , rappresentante degli studenti in seno al Cda dell'ateneo catanzarese , con il quale è avvenuto un primo vertice al fine di stimolare e ricercare una soluzioni positiva per l'intera comunità. - Durante il vertice Miraglia ha ricordato che la sede di Cosenza è frequentata da centinaia di iscritti residenti nella vasta provincia calabrese e non solo, afferendovi, nel corso degli anni, anche iscritti da province limitrofe e da fuori Regione. Ciò a dimostrazione di un fecondo impatto che l'istituzione di una sede decentrata ha generato nel corso degli anni, con benefici non solo per gli iscritti, ma per l'intero tessuto sociale del circondario; per intenderci non si è in presenza di un "ramo secco ed improduttivo".
Carchedi - rappresentante degli studenti - ha dimostrato vicinanza e sostegno al disagio dei colleghi del CUD , e ha messo a disposizione il supporto necessario nel farsi carico di questa situazione dichiarando come " comprende quanto sia difficoltosa la vita dello studente pendolare , a maggior ragione se tale status nasce durante un cammino già iniziato , modificando uno stile di vita che andrà a creare nuove situazioni che non tutti i colleghi possono permettersi , per via di vari fattori , da quello economico a quello lavorativo . E' importante giungere a una decisione definitiva che non metta in difficoltà nessuna delle parti interessate e permetta allo stesso tempo un reale godimento del diritto allo studio.
La presa di posizione democratica e propositiva intrapresa dai colleghi del Cud e recepita da me - nelle vesti di rappresentante degli studenti e quindi in dovere di farlo - ha come obiettivo quello di avere delle risposte certe sulla chiusura o meno della sezione staccata . I colleghi - riporta Carchedi - devono avere chiaro e trasparente il proprio futuro , anche per poter organizzare al meglio il proprio calendario di esami e frequentazione delle lezioni e sono certo che gli Organi di Ateneo non deluderanno le aspettative . Nel momento in cui si opterà per la chiusura effettiva e definitiva - conclude Carchedi - bisognerà lavorare a come - tramite creazione di infrastrutture e connessi - mettere nelle condizioni migliori possibili e meno disagiate i colleghi che fino ad oggi hanno studiato lontano dal Campus , non dimenticando come non tutti possono permettersi fitti e pagamento di viaggi e che in tanti avevano sfruttato l'apposita occasione di studiare a poca distanza da dove vivono quotidianamente".