Mezzogiorno, Europa e prospettive economiche, lunedì se ne discute all’UMG
Si terrà Lunedì 20 Ottobre, a partire dalle ore 14.00, presso l’aula Salvatore Venuta dell’Edificio di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali di Catanzaro, il primo dei due incontri seminariali “Sud, vent’anni di solitudine” ispirati dall’omonimo libro del Prof. Giuseppe Soriero, docente di Storia dell’intervento pubblico nell’economia del Mezzogiorno presso l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro.
Si può uscire da vent’anni di solitudine? Esiste ancora un questione meridionale? Il Sud potrà mai essere utile al Nord? Queste solo alcune delle tematiche che saranno affrontate dagli illustri relatori.
Presenti per il Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali di Catanzaro: il Prof. Nicola Ostuni – Coordinatore del Corso di Laurea in Economia Aziendale, il Prof. Giuseppe Soriero e la Dott.ssa Lucia Franco.
Porgeranno i saluti istituzionali gli organizzatori del ciclo seminariale Damiano Carchedi, rappresentante e coordinatore dell'area giuridica della Consulta Studenti UMG e Sebastian Ciancio, Presidente Emerito della FUCI. Modererà l'incontro il giornalista – Luigi Mariano Guzzo.
“Aprire un orizzonte strategico per il Mezzogiorno costi¬tuisce oggi un punto di partenza fondamentale per il ri¬lancio della nostra nazione - dichiara Ciancio - Convergenza con il resto del pae¬se e con l’Europa in termini di standard di servizi essen¬ziali, infrastrutture e competitività rispetto all’area euro-mediterranea possono e devono costituire oggi i pilastri sui quali marcare la specificità del Sud nel qua-dro continentale e nazionale. Ci siamo seccati di sentire parlare di Sud come di una palla al piede. La via maestra per salvare l’Italia passa dalla crescita economica del Mezzogiorno e dal propositivo sfruttamento delle sue risorse ”.
Al Sud, soprattutto in Calabria – aggiunge Carchedi – si ha nel dna del popolo calabrese la volontà di distruggere ciò che funziona, ciò che va bene, per sentimenti di invidia e vigliaccheria. La questione meridionale esiste ed è peggiorata dal secondo dopoguerra. Nei fatti la nazione è divisa in due con un Sud sempre più povero, umiliato, ricco di disoccupazione e disperazione.
La politica che, di fatto, sfrutta il Sud soltanto in occasioni di voto e con frasi di circostanza, senza mai proporre azioni precise e mirate. Ma il complice principale di questo crollo – conclude il rappresentante - è il popolo calabrese, che nel silenzio si rassegna al proprio territorio come un " limone ormai spremuto ".