Riforma forense, Carchedi: una vergogna contro i giovani e futuri avvocati
Riceviamo e pubblichiamo nota di Damiano Carchedi Rappresentante studenti Cda Università Magna Graecia
"L'ennesimo scempio ai danni del futuro dei giovani sta per consumarsi con la conversione in legge della riforma forense, ma purtroppo tanta gente che dovrebbe ritenersi interessata dorme ed è disinteressata o nella peggiore delle ipotesi non informata. La maggior parte degli studenti continua a pensare agli esami da dare, a frequentare le lezioni, a vivere il proprio percorso universitario come semplice " esamificio ", non tenendo in considerazione che questa riforma ci taglia le gambe , non considerando il fatto che terminato il percorso di studio incontreremo non pochi problemi all'avvio della nostra professione, che in futuro non ci potrebbero più essere giovani avvocati. La controriforma forense è una riforma contro i giovani, gli stessi giovani che continuano a essere vittime di un sistema che non li vede come contorno, ma addirittura non li tiene affatto in considerazione. Tra i punti critici di questa riforma rientrano: Numero chiuso per l’accesso alla professione forense, scuole private durante la pratica, obbligatorie e a pagamento, cancellazione dall’albo per non continuità professionale, nuove modalità per l’esame di Stato che si può sostenere al massimo 3 volte e fino a 50 anni senza l'ausilio di codici commentati. Finito il percorso universitario ( dal costo altissimo ) lo studente deve effettuare un test per fare 2 anni di praticantato, le scuole forensi - finanziandosele - e senza recepire alcun reddito. Quanti giovani avvocati - e di qualità - si troveranno bloccati da questo sistema e all'interno della società? Quanti giovani meritevoli non potranno permettersi il costo di questo infinito percorso? Perché non inserire il praticantato nel percorso di studi? Perché non mettere sotto contratto i praticantanti? Perché solo in Italia vengono chiuse le porte in faccia ai giovani e si punta sugli anziani ??? Un Governo che non vuole - o forse non è nemmeno capace - ascoltare le problematiche del suo popolo , popolo al quale spetterebbe il potere , un potere che rimane solo teoria e rabbia che scorre dal web fino a manifestazioni isolate. E in tutto ciò la rabbia aumenta quando chi dovrebbe opporsi nei momenti cruciali latita e favorisce il danno a chi vede sempre più nero il proprio futuro. Il problema dell'alto numero di avvocati in Italia non si risolve limitando l'accesso ai giovani per la professione forense , ma pensionando ultresettantenni che invece la riforma tutela. È una vergogna!!"
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