Il dilemma della Centrale E.T.A. sito di Cutro

Crotone Attualità

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dei lavoratori Eta Marcegaglia

"Il consiglio di amministrazione della Marcegaglia group, tramite il sito ufficiale, annuncia la realizzazione di circa 200 nuovi posti di lavoro per la realizzazione di pannelli fotovoltaici restando sempre nel campo delle fonti rinnovabili. D'altronde l’Europa tutta è proiettata verso queste realtà energetiche. I dipendenti della Centrale termoelettrica E.T.A. spa non riescono a dare spiegazioni plausibili sulla decisione intrapresa dalla Marcegaglia che è quella di bloccare i lavori di revamping della centrale e rischiare la conseguente chiusura con la consequenziale perdita di 44 posti di lavoro diretti oltre a circa 750 di indotto. I dipendenti tutti non vogliono credere che un gruppo quale quello della Marcegaglia, dove uno dei componenti è il Presidente Nazionale di Confindustria, abbia come politica di base quella di dimettere i siti industriali creati con sovvenzioni comunitarie europee per la tutela delle aree di crisi meridionali , quando la politica è propensa all’attuazione di tutte quelle forme di incentivazioni per cercare di far emergere il sud dell’Italia da sempre deturpato e violentato da pseudoimprenditori che arraffano moneta e battono cassa lontano dagli insediamenti. Quando il Governo Nazionale ha fatto sì che vengano allungati gli incentivi per l’energia prodotta da impianti a biomasse, la Marcegaglia dopo la firma della cassa integrazione dei dipendenti blocca i lavori lasciando nello sconforto i lavoratori e le istituzioni locali e provinciali non lasciando dichiarazioni concrete in merito. I lavoratori tutti presidiano da 10 giorni la centrale per la tutela dei posti di lavoro in attesa di riscontri, quanto meno certi, da parte della proprietà. Sensibilizzare l’opinione pubblica è un dovere che sentiamo di fare. Non cerchiamo comprensione ma risposte sul futuro della centrale E.T.A. e Marcegaglia ha il dovere morale e civico di risponderne a dipendenti ed Istituzioni".

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