Incidenti sul lavoro: Idv – Anmil serve regolamentazione regionale

Cosenza Attualità

"La conferenza di oggi vuole anche rappresentare una denuncia delle carenze regionali e' il disinteresse dell'assessorato competente rispetto ad una tematica cosi' importante; basterebbero, se ci fosse la necessaria volonta' politica, solo alcuni giorni per predisporre e approvare il regolamento che permetterebbe di sbloccare i fondi previsti in bilancio e che rischiamo di non essere impegnati. Ci auguriamo, pertanto, che questo momento di denuncia possa rappresentare uno stimolo per l'autorita' regionale chiarendo sin da ora che, in assenza di risposte in tempi rapidi, saremo disposti, come partito, ad intraprendere insieme all'Anmil forme di protesta e di lotta piu' dure. Non si tratta di fare polemiche quanto piuttosto contribuire ad accelerare i tempi per dare corso ad una precisa volonta' dell'assemblea legislativa che ha voluto essere vicina ai famigliari dei tanti calabresi caduti sul lavoro'. Lo ha detto il consigliere regionale di Idv Mimmo Talarico che unitamente al collega Giuseppe Giordano ha incontrato i giornalisti insieme ai rappresentanti dell'Anmil, l'associazione dei mutilati e invalidi sul lavoro alla casa della culture a Cosenza.

'Nonostante le varie sollecitazioni e le iniziative messe in campo per spingere la Giunta regionale ad adottare il regolamento di attuazione previsto dalla legge regionale 11 del 2010 per permettere a numerose famiglie di ricevere un indennizzo a seguito della perdita dei propri congiunti sul lavoro, a tutt'oggi nulla e' stato fatto'- dice Giordano- l'inerzia della Giunta ha fatto si' che siano andati perduti i fondi stanziati per l'anno 2010 e stessa sorte,in assenza della approvazione in tempi rapidi del regolamento di attuazione, tocchera' ai fondi stanziati per l'anno 2011. Tale comportamento e' assurdo e paradossale tenuto conto delle disponibilita' finanziarie e si spiega solo ed esclusivamente per la insensibilita' di una classe politica che non tiene a cuore le sorti degli emarginati e dei deboli".

"La percentuale calabrese di infortuni mortali sul lavoro che e' - dice- "di oltre 12 punti superiore al dato medio nazionale che e' del 25,2% 18 morti sul lavoro nel 2010 rispetto ai 10 del 2009. Questo dato regionale ci deve spingere a riflettere sulla necessita' di agire contestualmente sul fronte dell'attivita' di controllo e vigilanza e, dall'altra parte, stimolare una campagna di prevenzione e alfabetizzazione culturale in tema di sicurezza sul lavoro coinvolgendo le imprese , alle quali bisognera' riconoscere anche incentivi economici. Puo' prevedersi,inoltre, l'obbligo per la Regione - incalza Giordano- di costituirsi parte civile nei processi in tema di infortuni sul lavoro". Conclude l'Anmil denunciando "il quadro desolante delle problematiche riguardati le difficolta' quotidiane a cui sono costretti i familiari delle vittime sul lavoro in tema di esenzione del ticket sanitario e le esenzioni sul trasporto pubblico regionale.

Una situazione, inaccettabile e offensiva per le famiglie che hanno perso un congiunto o per chi ha subito una grave invalidita' sul lavoro. Stanchi di aspettare siamo pronti a forme di lotta piu' dure per rivendicare diritti e non elemosine da un governo regionale inadatto a dare le giuste risposte ai diritti dei piu' deboli'.Ci arrivano segnali di supporto anche dal consigliere regionale di maggioranza Calderolo Imbalzano e non possiamo che apprezzare. Su questi temi, la sensibilita' di saperli affrontare va aldila' del colore politico".