Il dialetto calabrese sbarca a San Remo: premiate le Paideja

Crotone Attualità

A poche settimane dall'annuncio del loro ritorno, le Paideja vengono premiate per aver portato per la prima volta in assoluto il dialetto calabrese al Festival di Sanremo con la canzone Propiziu ventu. La consegna del premio 'Sanreno On' da parte del Comune di Crotone è avvenuta nell'ambito dell'omonima manifestazione svoltasi presso Casa Sanremo nel meraviglioso contesto del Palafiori, in concomitanza con la sessantesima edizione del Festival della Canzone Italiana, edizione che ha suscitato numerose riflessioni per la reintroduzione dei brani in dialetto. A ricevere il premio, realizzato dal noto orafo crotonese Michele Affidato, dalle mani dell'Assessore allo spettacolo del Comune di Crotone Mario Megna è stata la leader del gruppo, la crotonese Valeria Nicoletta: "Siamo molto felici che il Comune di Crotone abbia deciso di premiare le Paideja, riconoscendo il valore culturale oltre che artistico dei nostri brani - sono le parole commosse dell'artista - Ricevere il premio al Palafiori a San Remo ci emoziona molto perché ci ricorda i bellissimi momenti della nostra partecipazione al Festival, la grande sfida di aver introdotto nella competizione un brano in dialetto calabrese 'Propiziu ventu'". "La riscoperta di questo gruppo musicale mi riempie di gioia - sono le parole dell'Assessore Megna - Sono onorato di premiare le Paideja per aver portato il nome di Crotone alla ribalta della scena artistica nazionale". Gli ha fatto eco il conduttore Rai Massimo proietto: "Le Paideja hanno ben rappresentato il nostro territorio a Sanremo e siamo certi che continueranno a distinguersi per l'elevato valore culturale dei loro lavori anche in futuro". "Adesso - sono le parole conclusive di Valeria Nicoletta, proprio sulla spinta di questo 'vento favorevole' che spira da San Remo, ripartiamo con grande energia per il nostro nuovo progetto Donne di Calabria. A tal proposito ricordiamo che è un progetto 'partecipato', che ci consentirà di raccogliere e valorizzare i contributi delle donne calabresi, ma anche delle donne di tutto il Mediterraneo".