Minacciò di uccidere il vicino col fucile, assolto un 40enne rossanese
Il Tribunale di Rossano ha assolto, perché il fatto non sussiste – accogliendo la tesi difensiva dell'avvocato Ettore Zagarese e dell'avvocato Giuseppe Vena - il quarantenne rossanese G.P. dal reato di minaccia.
L’uomo era stato tratto a giudizio a seguito di una denuncia sporta dal suo confinante - e questo iscritto nel registro degli indagati - nella quale si raccontava come in più “azioni di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi… lo avrebbe minacciato di mali futuri”, minacciandolo di ucciderlo col fucile da caccia.
Durante il corso del processo sono stati escussi la parte offesa querelante nonché i testi dell’accusa e della difesa, sottoposti ad interrogatorio sia dal Pm che dagli avvocati Zagarese e Vena, ricostruendo tutta la vicenda.
Durante il contresame dei due penalisti il querelante si sarebbe contraddetto in più occasioni marcandone – secondo i difensori - l’inattendibilità del racconto ed evidenziando che quanto detto non trovava collimazione con le dichiarazioni degli altri testi.
Il Giudice ha accolto la tesi difensiva dell'avvocato Ettore Zagarese e dell'avvocato Giuseppe Vena ed ha assolto l’uomo perché il fatto non sussiste.