Gippe. I giovani calabresi, l’Europa e le opportunità mancate
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Domenico Rositano, Vice Segretario Nazionale Giovani Italiani del PPE e Dirigente Provinciale Giovane Italia
"È di qualche giorno fa l’ennesimo allarme sociale lanciato dalla Svimez, l’associazione che studia lo sviluppo del Mezzogiorno, sulla disoccupazione giovanile al Sud: due giovani su tre risultano disoccupati e il PIL procapite calabrese è quasi la metà di quello lombardo. Nella nostra regione infatti, solo il 42 % della popolazione in età da lavoro risulta occupata e circa un terzo dei diplomati e oltre il 30% dei laureati sono Neet, cioè non studiano, non lavorano e non fanno formazione. Inoltre si tende a sottolineare come la questione generazionale italiana diventa al Sud emergenza sociale con uno “spreco di talenti inaccettabile”. Se è vero quindi, che la Calabria è una delle regioni più povere d’Europa, con elevati tassi di disoccupazione giovanili, perché non rivolgersi proprio all’Europa per provare a colmare questo inaccettabile gap? L’Europa rappresenta una grande opportunità per i giovani e per le Istituzioni che governano i territori. I prossimi anni, saranno molto complessi e delicati. Se da un lato i vari organismi locali risentono di un taglio drastico di finanziamenti a livello centrale in vista dell’attuazione del federalismo fiscale, l’Unione Europea mette a disposizione un’enorme quantità di Fondi diretti che non vengono adeguatamente sfruttati. L’idea di creare uno spazio fisico che risponda a tali esigenze potrebbe essere l’anello mancante della catena. Un ufficio che avochi a se una duplice funzione. Il sostegno alla mobilità internazionale dei giovani calabresi prenderebbe vita in un contesto in cui è diffusa l’opinione che la mobilità sia uno dei mezzi più efficaci per la costruzione di una società ad alto contenuto di conoscenza e per la promozione di un senso più profondo di identità e di cittadinanza europea, permettendo di sviluppare nuove competenze linguistiche e interculturali, potenziando il capitale umano e accrescendo le possibilità di occupazione. Supportare gli enti locali nel processo di acquisizione delle risorse destinate a programmi e iniziative comunitarie di sviluppo. L’Europea immagina le Amministrazioni Locali e i giovani non come enti periferici o semplici spettatori, ma come protagonisti importanti del proprio futuro. E’ per questo che mi appello al Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e al Presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico per la creazione di un tavolo tecnico-operativo che verifichi gli strumenti adeguati affinché i migliori giovani neolaureati calabresi possano completare il proprio percorso formativo a Bruxelles, incentivando e promuovendo l'eccellenza accademica e umana della Calabria".