Tropea: progetto sperimentale mare d’amare della Protezione civile
Dal 25 luglio scorso è attivo per il 2° anno consecutivo il progetto sperimentale “Mare D’amare”, voluto e realizzato dal Gruppo Comunale di PC di Tropea e dal Comune di Tropea con la collaborazione del Assessore all’Ambiente Tonino Simonelli. Tale progetto – è scritto in una nota - è stato predisposto per fronteggiare e prevenire i casi di rifiuti abbandonati sulle spiagge e in mare che si sta verificando nella “Costa degli Dei – Tropea”. Il progetto è stato ideato per favorire lo sviluppo di comportamenti responsabili nei confronti dell’ambiente ed in particolare dell’ecosistema marino. I soggetti proponenti credono fermamente che attraverso iniziative di questo tipo sia possibile radicare nelle nuove generazioni una coscienza di tutela ambientale, fondamentale per la salvaguardia del territorio e delle sue risorse paesaggistiche. Lo scorso anno il progetto ha puntato sullo sviluppo di un turismo ecosostenibile, coinvolgendo sia i residenti che le migliaia di turisti che ogni anno affollano le spiagge della Città di Tropea, facendoli partecipare attivamente alla tutela del mare, fulcro delle loro vacanze. In particolare, si è cercato di aumentare il grado di consapevolezza di turisti e operatori del settore, facendo comprendere l’importanza di comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente, con specifico riferimento al contrasto del malcostume che determina l’abbandono sulle spiagge dei rifiuti, fenomeno purtroppo in crescita lungo la Costa degli Dei. Gli stand hanno registrato una media giornaliera di circa 400 contatti, distribuendo complessivamente 5mila opuscoli relativi alla campagna Mare d’Amare, per un totale di 200 ore di impiego dei volontari della Protezione civile di Tropea.
Grazie alle 8 isole ecologiche sono stati raccolti in 50 giorni 120 metri cubi di spazzatura; mentre il natante spazzamare ha raccolto 7 metri cubi di rifiuti galleggianti in 35 giorni di attività. L’operazione svolta dal natante pulisci mare è stata d’impatto, in quanto gli utenti della spiaggia hanno potuto realmente osservare il lavoro svolto divento così un strumento veicolo di comunicazione dell’azione ambientali svolte. I dati dello scorso anno ci hanno convito della validità del progetto. La problematica dei rifiuti galleggianti presenti nel mare a pochi metri dalla battigia che sporcano il mare sono una problematica che in altre zone costiere d’Italia (costiera ligure, costiera emiliana, Positano, Celle Ligure, Area Marina Protetta Capo Gallo, Area Marina di Portofino con i comuni di Portofino, Camogli, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante, Moneglia) viene affrontata da tempo, l’auspicio e che altri comuni della Costa degli Dei affrontino il problema ed estendino il progetto.
Descrizione | Il Progetto “Mare d’Amare” è gestito interamene dai volontari del Gruppo comunale di Protezione civile e coprir l’intero periodo estivo. Il progetto si è articolato in tre fasi. Fase 1 | Campagna informativa di sensibilizzazione e prevenzione, condotta sulle spiagge e negli stabilimenti balneari, attraverso l’installazione di gazebo per la distribuzione di volantini esplicativi con la mappa delle “isole ecologiche” per la raccolta differenziata e un vademecum per la gestione dei rifiuti in spiaggia. Presso i gazebo, inoltre, è stato distribuito materiale informativo di carattere turistico relativo alla zona. Fase 2 | Pulizia delle acque da rifiuti galleggianti attraverso un apposito pedalò ecologico (nome operativo “Polpo Paul”, in onore del polpo dei Mondiali di calcio 2010), appositamente modificato per la raccolta dei rifiuti galleggianti in mare e certificato dal Registro italiano navale (RINA). Oltre al natante, sono stati utilizzati strumenti per un’azione più incisiva sia in acqua che sulle spiagge. Inoltre, sono stati organizzati giorni di raccolta speciale in aree predeterminate, in collaborazione con gli stabilimenti balneari. Fase 3 | Istallazione sulle spiagge di apposite isole ecologiche per la raccolta differenziata (carta, plastica e vetro), composte da 3 bidoni in plastica da 90 litri, di colori differenti, opportunamente segnalate da bandiere. Nello specifico, sono state allestite cinque isole ecologiche sulle spiagge libere, due sul lungomare pedonale e una nell’area portuale turistica.