Eni: Ente Camerale Crotone, il rapporto con il territorio deve cambiare

Crotone Attualità

“Più volte la Camera di commercio ha fatto appello alla necessità di perseguire uno sviluppo sostenibile, ossia un percorso di crescita rispettoso delle interdipendenze tra le dimensioni economica, sociale ed ambientale come prerequisito per preservare la capacità delle risorse naturali del territorio di soddisfare i bisogni delle future generazioni e per poter finalmente invertire quel rapporto di sudditanza che deriva dall’aver voluto mantenere negli ultimi 30 anni il nostro territorio in uno stato costante di sottosviluppo, causa di repressione economica e culturale della nostra provincia. - È quanto si legge in una nota della Camera di Commercio di Crotone - I rischi e le conseguenze negative di insediamenti poco rispettosi del territorio e della popolazione sono sotto gli occhi di tutti, come spesso è stato sottolineato da autorevoli voci a sostegno di un maggior rispetto dell’ambiente, tra queste è la volta del noto sismologo di fama mondiale Leonardo Seeber che, affermando pubblicamente che Crotone affonda, ha lanciato un evidente allarme a valutare i rischi dell’attività estrattiva anche quali cause della comprovata subsidenza registrata nel territorio. Le conseguenze dell’attività estrattiva devono essere, inoltre, valutate alla luce dei mancati vantaggi per il territorio e la popolazione, vantaggi che a tutt’oggi non vediamo.

Basti pensare - prosegue Salerno - all’accordo stipulato tra il Comune di Crotone e l’Eni finalizzato a fornire alle aziende crotonesi forniture di gas a prezzi devettoriati. Tale accordo, rimasto tuttora sulla carta, avrebbe potuto essere esteso ai cittadini con un notevole e concreto risparmio sulla bolletta del gas di cui attualmente non fruiscono, come tra l’altro le imprese. Sarebbe interessante anche comprendere l’attuale destinazione delle quote percepite ai sensi della Legge 99/2009 che all’art. 45 istituisce il Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti nelle regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Sulla base di tale previsione normativa i cittadini lucani, per esempio, godranno direttamente di una card contenente un bonus pari a 90 euro di carburante gratuito, mentre per la Calabria ciò non avviene. Una ipotetica destinazione di tali somme potrebbe consistere nel finanziamento di studi scientifici volti ad approfondire obiettivamente le conseguenze delle attività estrattive al fine di porvi rimedio prima che sia troppo tardi, come anche l’esimio professor Seeber suggerisce".

“Il rapporto con l’Eni deve cambiare – è il commento del Presidente della Camera di commercio Fortunato Roberto Salerno – l’Eni rappresenta una eccellenza nel panorama imprenditoriale nazionale ed internazionale ed è giusto che faccia i suoi investimenti ma questi devono essere rispettosi del territorio, dei cittadini e delle altre imprese, basti pensare soltanto ai danni subiti dal settore della pesca o del turismo. Il rapporto con Eni deve essere ispirato da un senso di rispetto che finora è mancato e di pari dignità reciproca. Il territorio crotonese ha troppo sofferto per speculazioni industriali che lo hanno portato dagli allori alla rovina, deprendandolo non soltanto delle risorse presenti ma anche delle speranze future. Ciò non può e non deve più avvenire”. “Proprio per ricostruire tale rapporto incrinato con il territorio l’Eni potrebbe – prosegue Salerno – contribuire al percorso di sviluppo infrastrutturale e culturale dello stesso per uscire dall’isolamento e dalla morte economica e sociale: ciò sarebbe un atto concreto e forte verso una città che da anni fornisce ricchezza e ricava danni”.