Confcommercio Crotone: Pugliese, legalità e lealtà principi per lo sviluppo
Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera aperta del Presidente di Confcommercio Crotone, Alfio Pugliese, alle amministrazioni pubbliche ed agli organi di controllo dal titolo legalità e leale concorrenza principi indispensabili per creare sviluppo:
“Si è tenuto nei giorni scorsi, presso la sede della Confcommercio di Crotone, un vertice dei gruppi dirigenti dei settori turismo, alberghiero, pubblici esercizi e ristorazione, da cui è scaturita l’esigenza di trasmettere la seguente comunicazione. Senza alcuna retorica, con la stagione estiva oramai nel pieno, quali diretti interessati a ciò che accade sul nostro territorio, rappresentanti del malcontento degli operatori in ordine a problematiche che sembrano ataviche pur potendo essere risolte con mero buon senso ed onestà intellettuale, abbiamo deciso di intervenire con la seguente lettera aperta indirizzata alle amministrazioni pubbliche, nessuna esclusa, nonché agli organi deputati ad effettuare i controlli nelle attività economiche. Riteniamo che ogni intervento razionale e funzionale a garantire il rispetto delle regole deve essere considerato positivo. Non può restare, tuttavia, un'iniziativa scollegata dall'azione di controlli mirati e dalla responsabilità di tutti i soggetti che fanno parte della filiera della produzione.
Esercitando la nostra legittima pretesa a che la pubblica amministrazione faccia il proprio dovere erogando servizi di qualità attraverso azioni trasparenti e progetti seri, frutto di programmazione e concertazione con le parti economiche e sociali, riteniamo comunque necessaria una autocritica perché se i problemi persistono vuol dire che non siamo stati abbastanza bravi o presenti per far sì che venissero risolti. Ma la verità è che siamo esausti, ormai allo stremo, non possiamo attendere oltre; molti fra noi, e ci riferiamo ad attività importanti con un trascorso storico alle spalle, non ce l’hanno fatta. Molte altre attività a breve chiuderanno. L’elenco delle cose non fatte è lungo e coinvolge tutti, noi inclusi. Parcheggi, illuminazione pubblica, igiene e decoro delle strade, raccolta rifiuti, abusivismo, mercati, polizia urbana, sicurezza, tasse, regolamenti: queste ed altre questioni che urge affrontare partendo dal principio fondamentale di legalità. Siamo convinti che lavorando insieme sia possibile fare un salto di qualità nell’interesse di tutto il sistema a tutela delle imprese serie e regolari: non evochiamo certamente gli sceriffi, ma la certezza delle regole, quella sì.
Basti pensare a cosa avviene negli agriturismi che dalle norme in vigore dovrebbero differenziarsi in maniera significativa dalle attività di ristorazione e/o alberghiere, in quanto l’attività dovrebbe essere collegata alla produzione ed il personale addetto dovrebbe essere di supporto all'azienda agricola interessata. Nell'ottica sopraindicata, se realmente le aziende agrituristiche rispettassero in ogni fase le regole imposte, esse potrebbero connaturarsi come un segmento dell'offerta turistica capace di attirare nel crotonese una fetta di turisti che predilige il soggiorno verde. Invece la maggioranza degli agriturismi consiste in realtà in ristoranti ed alberghi "camuffati", che non hanno nulla di rurale. Purtroppo, i numerosi abusi, in mancanza di adeguati controlli si sono moltiplicati nel tempo, danneggiando notevolmente albergatori e ristoratori, i quali non riescono più a fronteggiare la concorrenza sleale di chi gode di agevolazioni troppo consistenti. Tali abusi colpiscono anche e soprattutto gli stessi operatori agrituristici che invece in maniera seria e professionale svolgono la loro attività..
Il rispetto delle norme relative alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro ed all’autocontrollo alimentare dovrebbero essere alla base di un sistema che parte dal convincimento che se si vuole fare impresa bisogna partire dallo stesso livello di concorrenza, ottemperando a regole non solo di carattere prettamente giuridico ma anche etico-sociale e professionale.Invece l’attuale quadro vede macchine distributrici di bevande impiantate senza rispetto alcuno delle regole, con abusi vistosi perpetrati sotto il naso di attività sane che forniscono il medesimo servizio, con tanto di lavoratori regolari; operatori improvvisati che, senza neppure partita iva, organizzano feste in strutture allestite per l’occasione in barba a divieti, sicurezza e fisco, senza creare valore aggiunto ma attuando solo una speculazione illegale. Per non parlare degli operatori abusivi presenti nei mercati e nei lungomari cittadini con conseguente dilagare di fenomeni di mancanza di controllo alimentare e contraffazione di prodotti, con una serio danno per le economie degli operatori sani; delle situazioni di inquinamento marino, con sfoghi di rifiuti di ogni genere, da fertilizzanti agricoli a scarichi abusivi fino a carcasse di animali. Ancora, diffuso il fenomeno di circoli privati dove si riscontrano da sempre una serie di violazioni alle norme che regolano la presenza dei soci negli stessi: basti pensare che in alcuni comuni della provincia i circoli superano di gran lunga i pubblici esercizi ,con pregiudizio evidente per questi ultimi. Vogliamo riferirci inoltre alla situazione di spiagge e marciapiedi, in condizioni igieniche disastrose, che lasciano allibiti, determinate anche dalla maleducazione e dal malcostume degli utenti.
Queste sono solo alcune delle situazioni presenti nel territorio da noi denunciate a tutela di chi onestamente esercita la propria attività e crede nel cambiamento. A nostro avviso dobbiamo ripartire da un sistema aggregato dove emergano le grandissime eccellenze in termini di territorio e di persone. Serve una strategia ampia per affrontare i vari fenomeni, nel rispetto delle attività di impresa, con l’obiettivo di dare certezza alle regole, di agevolare l’emersione delle situazioni di irregolarità e – naturalmente – di mettere all’angolo le situazioni macroscopiche di irregolarità .Oltre a un necessario coinvolgimento dei rispettivi livelli locali, regionali e nazionali su temi di rilevanza più ampia.
Non lasciandoci sfuggire le opportunità legate oggi al piano per il Sud, ai PISL, ai PISU, alle Royalties, al piano Regionale per le Infrastrutture produttive e alle infrastrutture del porto e dell’aeroporto e al gas devettoriato, ribadiamo la nostra ferma volontà di non continuare ad essere ignavi ma vigili e coscienti che la nostra economia cresce solo attraverso il nostro lavoro, rispettando i principi di legalità e senza demandare ad altri il nostro futuro. Confcommercio offre il proprio incondizionato appoggio a quanti già operano con questo spirito e a coloro che intendono avviare azioni volte a tutelare le attività sane e regolari. C’è bisogno di più convergenza e unità di azione e di una adeguata rappresentanza a tutti i livelli; serve un patto per la crescita, l’occupazione e lo sviluppo che abbia come obiettivo fondamentale la costruzione di un territorio migliore e più ambizioso”.
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