Fiamma Tricolore: “Provincia di Crotone addio”

Crotone Politica

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Fiamma Tricolore Crotone, a firma di Giancarlo Rizzo, Antonio Ceraldi, Carlo Aracri, Raffaele Barbuto, Attilio Scola, Carlo Turino

"Da pochissimo è terminata la conferenza stampa con cui il Presidente del Consiglio ed il Ministro Tremonti hanno spiegato alla stampa la manovra d’urgenza, concordata con la Presidenza della Repubblica per rispondere alla crisi economica che ha ormai sconvolto tutti i paesi e tutti cardini del sistema liberal-capitalistico. Alla fine degli anni ottanta era stata la costruzione di un Mac Donald nella Piazza Rossa di Mosca a mettere in crisi il sistema comunista, oggi le follie di un computer di Wall Strett hanno chiaramente dimostrato la fine del sistema liberista, crisi così profonda che ha retrocesso anche un paese che sembrava inaffondabile come gli Stati Uniti, così come successo nel 1929. Le conseguenze per l’Europa e, naturalmente, per l’Italia saranno defraganti e terribili, per colpa della tanto vituperata globalizzazione che ha asservito le economie nazionali al mercato unico. Nel decreto tra i tanti interventi vi è la chiusura di tutte le province che non superano i 300.000 abitanti e nell’elenco, diramato dall’Unione Province Italiane, tra le 36 province destinate all’accorpamento nella provincia di provenienza, entro il prossimo rinnovi amministrativo (2013), figurano Crotone con appena 174.605 abitanti e Vibo Valentia. Dopo appena vent’anni si chiude miseramente e velocemente il sogno di tante generazioni e la speranza di smarcarci da un destino di isolamento geografico e politico che aveva desertificato la nostra economia con la complicità di quattro gestioni politiche di scarsi contenuti politici e troppo simili per inadeguatezza e immobilità. Dobbiamo prepararci a ritornare sotto il tallone di Catanzaro. Il coordinamento provinciale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Crotone ha deciso una immediata convocazione d’urgenza, nonostante il periodo estivo, per valutare la portata di crisi di tale decisione sull’economia del territorio e quali saranno gli innumerevoli ritorni negativi sul sociale, sul lavoro e sullo sviluppo della nostra provincia. Il coordinamento invita tutte le forze politiche del territorio ad un tavolo di crisi da convocare con immediatezza per valutare congiuntamente le azioni da intraprendere a difesa della nostra Crotone".

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