On. Guccione: missiva per l’assemblea dei sindaci dello Jonio sulla sanità
Torna a riunirsi domani l’Assemblea dei Sindaci dello Jonio cosentino. Al centro dell’incontro il contestatissimo Piano di Rientro Sanitario, la grave situazione in cui versa la sanità nell’area ionica ed il futuro degli ospedali che insistono su quest’area. All’Assemblea sono stati invitati i parlamentari calabresi, gli assessori e i consiglieri regionali, i dirigenti di partito, gli amministratori locali ed i rappresentanti delle forze sociali.
Il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione, non potendo essere presente alla riunione di domani per impegni istituzionali improrogabili precedentemente assunti, ha inviato una lettera al Consigliere Provinciale, avv. Franco Mundo che, nei giorni scorsi, lo aveva invitato a partecipare all’incontro a nome degli organizzatori.
“Caro Franco -scrive Guccione nella missiva- come ti avevo preannunciato nei giorni scorsi, rispondendo al tuo cortese invito, non potrò essere presente all’Assemblea dei Sindaci dei Comuni dello Jonio convocata per domani per discutere del Piano di Rientro e della preoccupante situazione sanitaria venutasi a creare in questa area, per improrogabili impegni istituzionali precedentemente assunti.
Voglio comunque ribadirti il mio totale impegno per una battaglia che garantisca a tutti i cittadini, al di là di dove abitano e vivono, il diritto alla salute ed i livelli essenziali di assistenza”.
“Purtroppo –prosegue l’esponente del Pd- le mie preoccupazioni denunciate più volte sulla stampa e in Consiglio regionale sulla gravità della situazione sanitaria in Calabria si sono rilevate esatte.
Una gestione pressappochista del Piano di Rientro sta rischiando di creare una sanità non uguale per tutti.
Il 10 ottobre del 2010 il Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro, on. Giuseppe Scopelliti, ha varato un Decreto, il n. 18, che prevede un numero di posti-letto per “acuti” pari a 2,5 per ogni mille abitanti e per i “post-acuti” lo 0,7 per ogni mille abitanti.
Questo dato, per quanto riguarda la nostra provincia, che è la più grande della Calabria, ad oggi è clamorosamente disatteso e rischia di compromettere i livelli essenziali di assistenza e l’efficienza dell’intero sistema sanitario territoriale”.
“Per quanto riguarda l’area jonica che conta su un numero di abitanti pari a 177.738 –si legge ancora nella lettera- in base al decreto n.18 del 2010, che prevede ogni mille abitanti il 2,5 posti-letto per “acuti” pari a 445, ad oggi quelli normalizzati sono solo 285 (160 in meno di quelli previsti).
Un dato, questo, che dimostra lo stato preoccupante della sanità dello jonio cosentino ed evidenzia l’incapacità di far rispettare almeno quanto previsto dai decreti emanati dall’ufficio del Commissario per l’attuazione del Piano di rientro.
Questa situazione, che non può essere più assolutamente tollerata e che è frutto della mancata concertazione con i territori e le istituzioni locali, deve essere urgentemente corretta e deve vedere innanzitutto l’impegno e il coinvolgimento dei sindaci e degli amministratori locali dei territori interessati affinchè, prima della seduta dell’Assemblea dei Sindaci convocata per il 19 settembre prossimo per esaminare l’atto aziendale dell’Asp di Cosenza e dell’Azienda Ospedaliera, si costituisca un tavolo per apportare le dovute modifiche e per far rispettare il criterio del 2,5 per mille abitanti destinato ai posti letto per “acuti” che, ad oggi, nell’Asp di Cosenza, non supera l’1,9 per mille, con una differenza in negativo dello 0,6 per mille che, in termini di posti letto, ammonta a circa 600 posti letto per acuti in meno in tutta la provincia di Cosenza”.
“Al Commissario-Presidente –conclude il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione- chiediamo solo il rispetto delle leggi e dei decreti da lui stesso emanati. Non vogliamo e non pretendiamo deroghe o privilegi, ma solo la garanzia che quello che vale per Reggio Calabria possa valere anche per Cosenza e per l’intera regione.
In attesa di incontrarvi in una prossima occasione, vi auguro buon lavoro e formulo i miei migliori auspici affinchè i lavori dell’Assemblea convocata per domani si svolgano nel senso da tutti noi auspicato”.