Corbelli continua a difendere la giovane nigeriana detenuta a Castrovillari
Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, ha incontrato la giovane nigeriana Kate Omoregbe, nel carcere di Castrovillari, che ha chiesto di poter restare in Italia e non tornare nel suo Paese dove l’attende la lapidazione. Corbelli dopo aver ricevuto una lettera della ragazza continua da alcune settimane una battaglia per salvare la ragazza.
“È una storia incredibile, allucinante. È stato un incontro molto toccante. Ho trovato – racconta corbelli - una ragazza assai provata, terrorizzata dall'ipotesi di essere espulsa dall'Italia, rimpatriata in Nigeria, dove l'aspetta la condanna alla lapidazione. Piangendo la ragazza mi ha raccontato la sua storia, la sua odissea che inizia 15 anni fa, quando appena finita la scuola superiore, i suoi genitori cercano di farle sposare una persona molto più grande di lei, un anziano autista di quasi 60 anni che non conosce e non ama. I genitori - continua - la picchiano per obbligarla al matrimonio combinato e per convincerla a convertirsi alla religione musulmana, lei che è cristiana. Per anni ha subito le minacce e le vessazioni della sua famiglia, sino a quando una sera di settembre del 2000 decide di fuggire dalla sua casa e dal suo Paese. Cerca di arrivare in Europa, dopo un viaggio avventuroso in mare durato due giorni. Sbarca in Spagna e da qui dopo pochi giorni arriva in Italia, a Roma. Dove trova lavoro come badante nella Capitale e per un breve periodo anche in Toscana a Prato. Ottiene il permesso di soggiorno. Divide a Roma un piccolo appartamento con altre quattro ragazze nigeriane. Una mattina di febbraio del 2008 mentre e' sola in casa, viene perquisita la sua abitazione e trovata una piccola quantità di droga. Viene arrestata nonostante la ragazza abbia subito e sempre proclamato la sua innocenza. Lei con quella droga utilizzata dalle sue amiche - dice -non aveva nulla a che fare. Viene condannata a quattro anni e quattro mesi di carcere. Resta dieci mesi a Rebibbia. Viene quindi trasferita nella casa circondariale di Castrovillari dove si trova da 2 anni e sei mesi. La conclusione della pena è il 16 novembre prossimo, ma per gli abbuoni per la sua buona condotta - conclude Corbelli - sarà scarcerata tra poche settimane, nella prima decade di settembre. Per lei a causa della condanna dovrebbe scattare, finita la detenzione, l'espulsione dall'Italia".