Oliverio: umanità per una nigeriana detenuta a Castrovillari
Il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, interviene oggi sul “drammatico caso”, denunciato dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, della giovane nigeriana, Kate Omoregbe, detenuta nel carcere di Castrovillari (da dove uscirà tra meno di un mese e mezzo, dopo aver scontato una condanna a quattro anni) che chiede di poter rimanere in Italia, dove si trova da dieci anni con regolare permesso di soggiorno per evitare, nel suo Paese, il patibolo e la morte per aver rifiutato (per questo è stata anche ripudiata dalla sua famiglia) di sposare una persona molto più grande di lei (che non ama) e di cambiare religione da cristiana a musulmana. - Comunica una nota stampa della Provincia di Cosenza - Oliverio, nel rispetto della legge, chiede alle autorità competenti “un atto umanitario” nei confronti della giovane nigeriana: la sospensione del provvedimento di espulsione e il rinnovo del permesso di soggiorno in Italia che le salverebbero la vita e le eviterebbero il patibolo e la condanna a morte.
“Un Paese civile e democratico –ha commentato il Presidente della Provincia di Cosenza- non può rimanere muto, sordo e insensibile di fronte alla accorata e disperata richiesta di aiuto di una giovane che, come ha scritto a Corbelli, se sarà espulsa dall’Italia e rimandata in Nigeria verrà lapidata, sfregiata con l’acido e uccisa”.
“E’ assurdo e inammissibile –ha concluso Oliverio- che per difendere la sua libertà e la sua fede cristiana questa giovane possa e debba, nel suo paese, essere uccisa. Si tratta di un fatto orrendo, una mostruosità insopportabile che dobbiamo scongiurare a tutti i costi e con tutte le nostre forze”.