Uccelli: liberate specie protette curate al Cras di Rende

Cosenza Cronaca

Ancora una liberazione di specie protette curate al CRAS di Rende è avvenuta ieri. “Sono momenti indimenticabili, che creano emozioni ed una tenerezza infinita” ci ha confidato Antonella Pignataro, assistente Capo della Polizia Provinciale di Cosenza, che insieme al collega Salvatore Pirillo e ai volontari del CIPR ha effettuato la liberazione di due assioli ed un Gheppio. Il luogo dell’evento è stata la magnifica cornice del Bosco di Mavigliano area istituita ai sensi della normativa comunitaria, è infatti un’area S.I.C. – Sito di Interesse Comunitario-. Tra boschi di querce secolari, pioppi salici e tamerici i rapaci hanno ritrovato l’ ambiente naturale idoneo per proseguire la vita selvatica. Prima il Gheppio, che dalle mani di Claudia Marchese, ha spiccato un volo determinato e sicuro e quasi a ringraziare coloro che lo hanno curato ed accudito, ha volteggiato sulle teste dei presenti strappando un applauso spontaneo ed una commozione collettiva. Poi al crepuscolo, dalle mani degli agenti della Polizia Provinciale, hanno preso il volo i due assioli, prendendo posandosi su due delle maestose querce di Mavigliano rimanendo qualche minuto a scrutare il nuovo ambiente prima di volare con l’agilità e la silenziosità tipiche dei rapaci notturni.

“L’Assiolo ha un inconfondibile richiamo, un monotono "tchiù" ripetuto a lungo. Nidifica nelle cavità di vecchi alberi, ha dichiarato la d.ssa Daria Stepancich naturalista del CIPR, di abitudini crepuscolari e notturne caccia all’agguato grossi insetti e altri invertebrati che cattura sia a terra che in volo, occasionalmente cattura anche micromammiferi e rettili. Frequenta una grande varietà di ambienti, da zone steppiche e semiaride a boschi di conifere fino a 1500 metri di altitudine, predilige tuttavia aree caratterizzate da boschi e boscaglie di latifoglie alternate a spazi aperti cespugliati o coltivati, parchi e giardini alberati. Il volo è battuto e in parte planato, ondulato e silenzioso.

Sempre ieri, mentre i tre rapaci ritrovavano la libertà, un giovane di Poiana è stato ricoverato al CRAS; la particolarità dell’episodio è che il volatile è stato rinvenuto in mare aperto, a circa 300 metri dalla costa di Fiumefreddo Bruzio. Il signor Fabio Tenuta, assieme ad altri amici in barca a pesca, ha avvistato una macchia scura in acqua, che a prima vista ha scambiato per una tartaruga, poi con l’avvicinarsi della barca ha scoperto che si trattava di un rapace. Prontamente recuperato è iniziata la corsa verso riva, dove tra la meraviglia e la partecipazione di tutti i bagnanti, è iniziata da parte della Sig.ra Antonella Iannone la ricerca della struttura dove poter ricoverare la Poiana, ed il CRAS di Rende ha prontamente risposto. Alle h.16.00 il rapace è stato consegnato direttamente dalla sig.ra Iannone al CRAS. L’animale è denutrito e particolarmente debilitato dalla permanenza nell’acqua salata. Lavata, reidratata e rifocillata, la Poiana ha iniziato la fase di convalescenza e recupero, che ci sia augura possa essere breve consentendole un presto ritorno alla sua vita di selvatico. E’ stata la mobilitazione di una intera famiglia di Mantova, in vacanza a Fiumefreddo, a salvare la vita al rapace, a riprova del fatto che quando la grande sensibilità dei cittadini verso la fauna selvatica incontra la pronta ed efficiente risposta delle istituzioni, è l’ intera Calabria a che può e deve inorgoglirsi dell’operato svolto! Per questo non smetteremo di ringraziare la Provincia di Cosenza che da anni aiuta e sostiene il CIPR nella gestione del Centro Recupero Animali Selvatici.