Scalea: 90 secondi di inferno, incontro tra teatro e jazz
E' un inferno creativo, pieno di musica, quello che Leonardo Gambardella e Gianfranco Di Franco porteranno in scena al Teatro de La Bruca, venerdì 26 agosto a conclusione della rassegna E come Eventi. Un incontro tra teatro e jazz che ripercorre le vite di sei grandi musicisti con il gusto e la fantasia della variazione sul tema, perché a volte non basta il vero per raccontare una storia vera.
Billy Holliday che vede passare il feretro di Lester Young, in silenzio perché le hanno vietato di cantare al funerale, Chet Baker che canta dalla finestra della clinica a Lucca dove è chiuso a disintossicarsi dall'eroina, Dizzy Gillespie, che invade la platea di note suonate casaccio per nascondere il vero enigma della sua musica, Django Reinhardt che parte per la tournée negli Stati Uniti senza bagagli e senza chitarra, Fats Waller che suona e fa boccacce per far ridere il suo pubblico mentre vorrebbe starsene solo con la sua musica e John Coltrane che grazie alla musica del suo sax si salva dal killer assoldato per giustiziarlo. Sei storie jazz liberamente tratte dall'omonimo libro di Massimo Basile e Gianluca Monastra edito da LVE di Luciano Vanni diventano il luogo d'incontro tra parole e musica che si inseguono curiose, si toccano, si ascoltano, si cambiano in un concerto-spettacolo dove l'improvvisazione jazz entra in rapporto con l'accadimento del monologo teatrale.
“90 Secondi all’Inferno” è una produzione originale del 10° Peperoncino Jazz Festival che ha debuttato al Festival del Borgo 2011 di Laino Borgo offrendo l'occasione di incontro tra due giovani artisti calabresi. La performance dell’attore Leonardo Gambardella dialoga con le musiche originali eseguite dal vivo dal sassofonista e clarinettista Gianfranco De Franco.
“Con questo spettacolo si conclude un'estate fitta di appuntamenti importanti, – dichiara Leonardo Gambardella, originario di Scalea – iniziata con il debutto del mio testo Un italiano a Macondo al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari, e proseguita con il Tropea Teatro Festival, il Festival del Teatro Medioevale di Anagni e ovviamente il Peperoncino Jazz Festival, che nel suo decimo anno ha dato spazio al teatro come mai aveva fatto prima, dedicando ben quattro serate alla sperimentazione tra musica e parola recitata. Credo che sia un ambito di ricerca molto interessante perché penso che la presenza dell'attore possa guidare lo spettatore profano nella scoperta della musica jazz, e diverta l'intenditore che torva una nuova possibilità di ascolto. Ho la fortuna di essere accompagnato in questa avventura da un musicista straordinario quale Gianfranco Di Franco che sa portare la sua personalità in scena insieme al suo raffinato gusto, e questo permette di creare un'energia molto simile a quella di un dialogo teatrale”.
Leonardo Gambardella, dopo essersi diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, ha completato la formazione studiando a Londra (Actor’s Centre) e a New York (The Linklater Center for Voice and Languagge). Lavora come attore di prosa alternando esperienze di teatro classico (Assassinio nella cattedrale di T. S. Elliot regia di M. Ferrero, Ruy Blas di V. Hugo regia di Luca Ronconi al Teatro Argentina, Antigone di Sofocle regia di Irene Papas al teatro Greco di Siracusa) e spettacoli di ricerca nei “teatri Off” romani (Teatro dell’Orologio, Teatro Politecnico, Teatro Belli, Cometa Off). Come attore ha lavorato in radio, in tv e al cinema. Dal 2006 collabora con il Peperoncino Jazz Festival sperimentando l'interazione tra musica e parola nel raccontare i grandi del Jazz come Duke Ellington e Chet Baker. Nel 2011 ha debuttato alla XII edizione del Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari con lo spettacolo Un italiano a Macondo, scritto diretto e interpretato.
“Sono contenta di chiudere la tre giorni teatrale di E come Eventi – afferma Elena Fazio, direttore artistico della rassegna – con una proposta che fa convergere in se tutti i contenuti e gli obiettivi che quest'anno sono stati alla base di E come Eventi nel suo Momento Act dedicato al Teatro. Ovvero la contaminazione fra i generi nell'incontro tra la musica e la prosa; la valorizzazione delle potenzialità artistiche del territorio attraverso il mestiere di altri due talenti calabresi quali Leonardo Gambardella e Gianfranco De Franco a seguito della grande esibizione di Peppino Mazzotta; la collaborazione, dopo la Compagnia Teatro Rossosimona, con un'altra fra le più importanti realtà professionali calabresi che operano all'interno e all'esterno della nostra regione, parlo del Peperoncino Jazz Festival, peraltro in un anno importante e ricco come quello della sua decima edizione; il valore sociale dello spettacolo “90 Secondi all'inferno”, che dopo la storia vera di Laura Raffaeli messa in scena l'11 Agosto con lo spettacolo “Laura per tutti”, chiude la rassegna raccontando altre sei storie vere dimostrando che ciò che può in apparenza sembrare un limite o l'ostacolo massimo dell'esistenza si rivela poi essere la chiave di volta per la realizzazione di sé. Contenuto questo che meglio non poteva incarnare il mio desiderio di stimolare attraverso le proposte artistiche di E come Eventi un utilizzo vero e intelligente dei propri sensi e delle proprie doti, in contrasto al torpore culturale e sociale che ci avvolge”.
Si ricorda che a conclusione dello spettacolo il ristorante Il Granaio del Borgo dei Piani de La Bruca offrirà agli spettatori il consueto momento del dopo teatro con un piatto di pennette a km 0.