Asp Catanzaro. Protesta dei sindacati RSU
L’Azienda Sanitaria Provinciale prende impegni che poi non mantiene. E’ quanto lamentano i segretari provinciali di Cgil-Funzione Pubblica, Cisl-Fp e Uil-Fpl e le RSU che con due distinte richieste hanno sollecitato ieri il direttore generale a mettere in atto gli accordi già definiti nei mesi scorsi. Le RSU e i sindacati contestano a Gerardo Mancuso il “mancato pagamento della produttività e della progressione economica orizzontale (le cosiddette fasce retributive) relative all’anno 2010”. In particolare le RSU ricordano al direttore generale che l’accordo sulle due problematiche “era stato firmato il 4 maggio 2011 con il solenne impegno che la corresponsione del dovuto ai dipendenti del Comparto sarebbe stata erogata nell’arco di 30 giorni”, cosa ancora non avvenuta. “E’ inutile ribadire - continua la richiesta della RSU - che questo ingiustificato ritardo che non onora gli impegni sottoscritti penalizza gravemente il personale creando malumore e legittime proteste”. Di uguale tenore la richiesta a firma di Tonino Meliti (Fp Cgil), Antonio Bevacqua (Cisl-Fp) e Francesco Maltese (Uil-Fp). “Avuto riguardo al notevole lasso di tempo trascorso dalla sottoscrizione dell’accordo sul contratto decentrato anno 2010, per il personale del Comparto di codesta Azienda, - scrivono – sollecitiamo la convocazione della delegazione trattante, onde pervenire alla definitiva stipula del contratto medesimo. Ciò consentirà al personale del Comparto di percepire le giuste e dovute spettanze regolamentate dai vari istituti contrattuali (produttività, fasce retributive, indennità varie). Fronte comune, quindi, dei sindacati provinciali e delle RSU, per arrivare alla conclusione di alcune pendenze che si protraggono ormai da anni e che vedono fortemente penalizzati i dipendenti del Comparto.