Sequestro di beni alle cosche della locride per 2 mil. di euro
Sigilli alle proprietà di due appartenenti al clan dei Cataldo.
Dietro richiesta della Questura, a seguito delle indagini effettuate, il Tribunale di Reggio Calabria, ha disposto il sequestro dei beni nei confronti degli organizzatori ed esecutori dell'omicidio, nel maggio 2005, di Salvatore Cordì "u cinesi" esponente dell'omonima cosca, al fine di favorire il clan avversario dei Cataldo di Locri. Si tratta di Michele Curciarello e Antonio Martino, arrestati nel dicembre 2008, nell'ambito dell'operazione "Pioggia di novembre" con l'accusa di omicidio e detenzione illegali di armi. I dettagli dell'operazione son stati illustrati stamani nel corso di una conferenza stampa presso la Questura di Reggio Calabria.
"È un’operazione importante anche per il valore simbolico" ha spiegato il Procuratore Capo di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. Pare infatti, secondo gli inquirenti, che siano stati apposti i sigilli al negozio più importante di Siderno, ritenuto nella disponibilità delle cosche "Max Moda Donna", di proprietà della moglie di Curciarello. Inoltre sono stati sequestrati un terreno ed una villa. Ed ancora polizze assicurative, conti correnti bancari, libretti di deposito,una Concessionaria Auto "M2 Car" di proprietà di Antonio Martino. Il valore del patrimonio sequestrato ammonta a oltre due milioni di euro.