Vendeva fuochi pirotecnici senza permesso: assolto
“Assolto perché il fatto non sussiste, è quanto ha stabilito la Sezione Penale della Corte di Appello di Catanzaro che ha accolto i motivi presentati dall' avvocato Ettore Zagarese e dall' avvocato Giuseppe Vena, entrambi del Foro di Rossano, per il trentunenne rossanese B. V. imputato di aver violato, durante la serata del capodanno, la normativa circa la vendita dei fuochi pirotecnici.
L’uomo, a seguito dei controlli delle FF.OO, era stato denunciato, a piede libero, presso la locale Procura della Repubblica perché senza le necessarie autorizzazioni di P.S. e prefettizia, teneva in deposito, sulla bancarella, e vendeva, materiale pirico, analiticamente descritto nel verbale di sequestro operato. L’uomo era stato condannato in I° grado, dal Tribunale di Rossano, in composizione monocratico, alla pena di 2 mesi di arresto e 200 € di ammenda, con concessione delle attenuanti generiche.
All’udienza celebratasi presso la Corte di Appello di Catanzaro, l’uomo era assistito e difeso dall' avvocato Ettore Zagarese e dall' avvocato Giuseppe Vena che nelle rispettive arringhe chiedevano di assolvere l’uomo perché il fatto non sussiste, contestando la sentenza di primo grado, sostenendo come tesi difensiva che i petardi in sequestro non rientravano nella categoria degli esplosivi non possedendone il carattere di micidialità; che il peso degli involucri era inferiore alle soglie previste di legge e complessivamente inferiori al Kilogrammo; rappresentando che il reato invece si configuri allorquando il quantitativo superi i 5 kilogrammi citando varie massime della Cassazione per fattispecie analoghe; che la prova era carente è dubbiosa circa la proprietà dei petardi all’imputato e la destinazione alla vendita degli stessi atteso che gli Agenti intervenuti rinvenivano l’uomo a distanza dalla bancarella, unitamente ad altri soggetti, e senza registrare episodi in cui vedevano l’uomo vendere a terze persone i fuochi pirotecnici. Il Collegio Catanzarese accoglieva la tesi difensiva dell' avvocato Ettore Zagarese e dell' avvocato Giuseppe Vena ed assolveva l’uomo perché il fatto non sussiste”.
Notizia segnalata da Corrado Rosetta