Parte civile in processo Marlane: operai uccisi come Tyssein
Gli operai morti per tumore nell' ex stabilimento Marlane-Marzotto di Praia a Mare sono stati "uccisi come i lavoratori della Thyssen" e per questo motivo i legali di parte civile hanno chiesto alla Procura di Paola (Cosenza) di modificare il capo d'imputazione nel processo contro gli ex responsabili e dirigenti dell'azienda tessile. Le motivazioni dell'istanza sono state illustrate stamane a Catanzaro nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato tutti i legali di parte civile. Il processo per la morte degli operai è in corso dinanzi ai giudici del tribunale di Paola e proseguirà il 24 giugno prossimo. I 13 imputati sono accusati a vario titolo di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro ambientale, sia per la morte di una cinquantina di operai sia per le patologie tumorali che hanno colpito un'altra cinquantina di ex dipendenti dello stabilimento. "Esistono - hanno detto gli avvocati Lucio Conte e Salvatore Staiano - degli elementi pregnanti dai quali emerge che i dirigenti della Marzotto sin dal 1970 sapevano che l'uso delle sostanze tossiche avrebbe portato alla morte per tumore. Quindi c'é un comportamento doloso e per questo motivo riteniamo che il capo d'imputazione debba essere modificato da omicidio colposo plurimo ad omicidio volontario con dolo eventuale. Gli operai di Praia a Mare, dunque, sono stati uccisi come quelli dello stabilimento della Thyssen Group di Torino".