Morti tumori: Pietro Marzotto e altri 12 assolti nel processo Marlane
Tutti assolti perché il fatto non sussiste. È questa la sentenza, che certamente non mancherà di suscitare polemiche, letta questa sera nel tribunale di Paola (Cosenza), dove si è svolto il lungo processo, in primo grado, che riguardava le morti per cancro, più di un centinaio, registratesi tra gli ex dipendenti della fabbrica tessile Marlane di Praia a Mare, adesso chiusa, appartenuta alla Marzotto.
Morti avvenute, secondo l'accusa, per l'inalazione dei vapori tossici emessi nel corso della lavorazione dei tessuti. Sul banco degli imputati sedevano 13 persone, tra ex amministratori della fabbrica, del gruppo tessile e del Comune del Tirreno cosentino. Tra gli imputati anche Pietro Marzotto. Le accuse erano, a vario titolo, di omicidio colposo per aver provocato le morti per tumore e di disastro ambientale per aver inquinato il terreno intorno alla stabilimento.
La Procura aveva chiesto condanne da 3 a 10 anni. Il presidente della Corte, Domenico Introcaso, ha letto il dispositivo, dopo 10 ore di camera di consiglio, davanti a diversi parenti delle vittime, che stamattina hanno anche inscenato un sit-in davanti al tribunale di Paola. (AGI)